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Hellas-SPAL, le pagelle: Di Carmine super, Pazzini saluta. Disastro Di Biagio

Hellas-SPAL, le pagelle: Di Carmine super, Pazzini saluta. Disastro Di BiagioTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
giovedì 30 luglio 2020, 06:04Serie A
di Lorenzo Di Benedetto

HELLAS VERONA-SPAL 3-0 (7' e 11' Di Carmine, 47' Faraoni)

HELLAS VERONA

Radunovic 6 - Seconda da titolare nella partita più agevole possibile. Pressoché inoperoso nel primo tempo, anche se rischia qualcosa su una sventola di Petagna, trattenuta in due tempi. L'unico pericolo dopo l'intervallo è un destro centrale di D'Alessandro, che respinge con i pugni.

Faraoni 7 - Si riconferma difensore goleador, anche in una serata in cui è impiegato in una posizione più arretrata del solito. Impeccabile il terzo tempo con il quale impacchetta il gol del tre a zero in avvio di ripresa.

Gunter 6,5 - A tratti s'esalta nel duello individuale con Petagna, non risparmiando qualche colpo proibito all'attaccante spallino. Stasera è l'unico centrale di ruolo, ma si disimpegna con abilità e carattere.

Veloso 6 - Contrariamente a quanto ci si potesse attendere, Juric lo riporta nel suo ruolo naturale, adattando a terzo centrale Dimarco. Regia equilibrata, poco appariscente ma propedeutica all'armonia dello sviluppo della manovra.

Lazovic 7 - Darko is back. Dopo qualche prestazione leggermente sottotono, si ripresenta più in forma che mai. Banchetta sulla sinistra e fa ammattire Tomovic. Assist al bacio per Di Carmine, si ripete una manciata di secondi più tardi, ma Letica dice no a Borini.

Amrabat 6 - La coppia con Veloso è ormai collaudatissima, e si ritrova a meraviglia nei meccanismi oliati dal lavoro di Juric. Imponente nei recuperi, dinamico negli strappi. Non fa più notizia. (Dall'89' Badu s.v.).

Pessina 6 - Con il suo solito galleggiare tra le linee amplifica il tasso di pericolosità là davanti dei veneti. Non è protagonista assoluto, com'è spesso accaduto quest'anno, ma è un'altra grande certezza di questa squadra.

Dimarco 7 - Tatticamente è la vera sorpresa di questa partita: Juric lo schiera nel terzetto, e lui interpreta il ruolo a modo suo, agendo quasi da mezzala in transizione. E lo fa molto bene: da un suo inserimento ha origine il raddoppio firmato da Di Carmine. Il secondo assist lo calibra dalla bandierina, per l'incornata di Faraoni.

Borini 6,5 - Non è un neofita del ruolo di quinto, ma di rado è stato impiegato in quella posizione da quando è a Verona. Esibisce tutto il suo eclettismo con una prestazione di sostanza, qualità e rigore tattico. Juric apprezza e spera nel rinnovo. (Dall'84' Zaccagni s.v.).

Eysseric 6,5 - La cura SPAL rivitalizza anche chi, come lui, è finito spesso ai margini in questi pochi mesi di Hellas. Vivace, intraprendente, connesso: sempre al centro del gioco e fastidioso per la difesa farraginosa degli estensi. (Dall'89' Salcedo s.v.).

Di Carmine 7,5 - Ritrova la titolarità e ripaga subito l'allenatore: stacco di testa vincente dopo sette minuti, replica di lì a poco con un piattone facile facile, su assist di Dimarco. Sciupa il tris con un'azione analoga a quella del secondo timbro, sparando su Letica. (Dal 75' Pazzini 6 - Entra con voglia. Un dieci ideale per lo straordinario spessore umano dimostrato a Verona - e non solo. Un altro figlio della città).

Ivan Juric 7 - La squadra gioca a memoria, e questa ormai non è una novità. La variante tattica sono i terzi che, per qualità individuali, spingono più del solito, e offrono un'ulteriore fonte di gioco in costruzione. SPAL annichilita.

SPAL

Letica 5,5 - Eufemisticamente non perfetto sul primo centro del Verona: il tiro di Di Carmine è ravvicinato, ma non irresistibile. Lui però se lo trascina in porta. Rimedia solo in minima parte con il riflesso sulla volée di Borini. Non può nulla sul secondo gol, e nemmeno sul terzo. Tampona qua e là nella ripresa.

Tomovic 4,5 - L'uragano Lazovic si abbatte sull'ex viola e ne pregiudica la serata. Non riesce quasi mai a decifrare un movimento a convergere che è invece codificato per l'esterno serbo, che lo aggira sistematicamente.

Salamon 5 - Il meno peggio, che comunque non varca nemmeno minimamente la soglia della sufficienza. Commette meno errori dei compagni di ventura, ma anche lui è spesso incerto in opposizione alle iniziative dei veneti.

Bonifazi 4,5 - Sbanda insieme al resto della linea. Evidenti le responsabilità sulla prima rete degli scaligeri: salta a vuoto sul lob di Lazovic, spalancando di fatto le porte al blitz alle sue spalle di Di Carmine.

Fares 4,5 - Lungi dall'aver smaltito le scorie dell'infortunio, è il lontano parente dell'esterno ammirato lo scorso anno. Non accorcia su Di Carmine al settimo, e si perde il centravanti anche sul raddoppio dell'Hellas. (Dal 46' Iskra 5 - Lo si vede pochissimo dopo l'ingresso).

Dabo 5 - In uno dei tanti match senza storia di una stagione maledetta, la sua miglior dote è pareggiata - surclassata, a dire il vero - dal mordace Amrabat. Pochissimi spunti e affanno perenne. Esattamente come il resto della truppa.

Valdifiori 5 - Uomo d'ordine in un marasma ingestibile per chiunque. Va da sé che il suo lavoro risulti pressoché inutile: assente nella prima frazione, tenuto in panchina da Di Biagio a inizio ripresa. (Dal 46' Murgia 5,5 - Ci prova, ma la situazione è irrimediabile).

Valoti 5 - Assiste inerme ad un tracollo che si consuma in tempo record. Divide le responsabilità con i compagni, ma dal canto suo non offre alcuna giocata utile. Il sipario sulla sua partita cala dopo l'intervallo. (Dal 46' D'Alessandro 6 - L'unico a ravvivare un po' il finale).

Strefezza 5,5 - Nel primo tempo la SPAL s'aggrappa quasi esclusivamente ai suoi sprazzi. Che di certo non sono frequenti: sparisce per lunghi intervalli, e di tanto in tanto guadagna qualche punizione grazie alle sue abilità nello stretto. Prima dell'uscita sfiora il legno con un bel destro. (Dall'84' Horvath s.v.).

Petagna 5 - Assorbito dal terzetto nel primo tempo. L'unico sussulto è un tentativo pretenzioso da lontanissimo, avvelenato soltanto da una leggera indecisione di Radunovic. Sinfonia stridente che non cambia di molto nel secondo tempo.

Tunjov 4,5 - Impalpabile e troppo isolato rispetto al resto della squadra. Nessuna iniziativa degna di nota, cui va aggiunta l'aggravante della marcatura difettosa su Faraoni in occasione del tre a zero. (Dal 75' Di Francesco 5,5 - Non riesce ad entrare in partita).

Luigi Di Biagio 4,5 - Partita che certifica, qualora ce ne fosse bisogno, il fallimento della sua avventura a Ferrara. Squadra senza stimoli e in balìa dell'avversario. Certo, è subentrato in una situazione già ampiamente compromessa, ma nemmeno lui è esente da responsabilità.

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