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I 100 milioni, il no allo scambio: cosa vuole fare il Napoli di Insigne?

I 100 milioni, il no allo scambio: cosa vuole fare il Napoli di Insigne?TUTTO mercato WEB
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
giovedì 17 ottobre 2019, 16:00Serie A
di Raimondo De Magistris

Nemo propheta in patria è modo di dire quantomai calzante al Napoli di De Laurentiis. I grandi idoli di questo ciclo sono del resto tutti giocatori che non hanno legame con una terra che resta sempre molto prolifica dal punto di vista dei talenti prodotti: da Lavezzi a Cavani, passando per Hamsik e per il poi rinnegato - dopo il passaggio alla Juventus - Gonzalo Higuain.
Fabio Quagliarella è durato solo una stagione. Lorenzo Insigne, che è napoletano e capitano del Napoli, è ancora oggi nel limbo di chi non si sa se chiuderà la carriera con questa maglia, con la sua maglia, o andrà via domani.
"Il problema di Insigne e di Raiola non lo risolve De Laurentiis, ma lo deve risolvere Insigne in primis, che deve capire da grande cosa vuole fare", ha detto oggi De Laurentiis. Gettando ulteriore benzina sul fuoco di un caso che ormai va avanti da tante, troppe settimane.
Il caso Insigne era noto in società già la scorsa estate. Quando l'addio era possibile, ma era stato reso impraticabile dalla stessa società. La richiesta del club era di 100 milioni di euro, una richiesta decisamente troppo alta per quello che è il suo reale valore di mercato. E anche quando il suo entourage ha provato a mettere sul piatto lo scambio Insigne-Icardi è stato in primis il Napoli a dire di no, blindando a doppia mandata un capitano che però non viene trattato da capitano.

Prendere o lasciare. Favorire la sua partenza a cifre ragionevoli (e Insigne, dinanzi a una buona offerta, in estate sarebbe andato via) o confermarlo e farne un giocatore simbolo. Un capitano con pieni poteri. La colpa del Napoli è stata invece quella di restare sempre nel limbo e la decisione di spedirlo in tribuna a Genk senza preavviso è l'ennesima conferma di un rapporto conflittuale. Di un Napoli che ha deciso di non divorziare da Insigne, ma non ci crede nemmeno fino in fondo. Del resto, l'ha detto anche oggi De Laurentiis: "Ha sempre avuto un atteggiamento di scomodità a Napoli. Io lo capisco, lo proteggo, mi piace, mi sta molto simpatico, però ha sempre sentito scomoda la situazione napoletana, fin dall'epoca di parecchi anni fa".
Una situazione scomoda creata anche dal Napoli: che gli ha affidato la fascia di capitano quasi per caso dopo l'addio di Hamsik, ma continua a trattarlo come se non fosse capitano di questa squadra.

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