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Poco Super e molto Mario. Brescia, l'ennesimo passaggio a vuoto di Balotelli

Poco Super e molto Mario. Brescia, l'ennesimo passaggio a vuoto di Balotelli
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
sabato 6 giugno 2020, 21:57Serie A
di Patrick Iannarelli

È davvero difficile chiamarlo ancora SuperMario. Brescia doveva essere la pagina voltata di un romanzo giallo a tratti grottesco, col protagonista sempre pronto a mettersi i bastoni tra le ruote. Alla fine le circostanze non hanno aiutato Balotelli e il numero 45 ha fatto di tutto pur di complicarsi la vita. I silenzi, tanti, non hanno di certo migliorato le cose: Balo ha pensato più ai social e agli attacchi, non riuscendo mai a dimostrare il proprio valore sul campo. La situazione di classifica non ha aiutato nessuno, così come i cambi di allenatore. Episodi che hanno segnato ancora una volta la carriera di Mario Balotelli, anzi l'ennesimo passaggio a vuoto di un percorso poco lineare e spesso tortuoso.

Più bassi che alti - L'anno a Brescia non è iniziato nel migliore dei modi, anzi. Debutto dopo quattro giornate per via della squalifica rimediata nel campionato scorso e l'esordio in casa contro la Juventus. La rete al Napoli aveva subito scacciato via i fantasmi, ma il mese di novembre ha ribaltato completamente le carte in tavola: prima il gol a Verona accompagnato dai fischi e i "bu" razzisti, con il pallone scagliato in curva e le relative polemiche. Poi l'allontanamento da parte di Grosso con la relativa non convocazione nella sfida di Roma.

I due gol consecutivi a Parma e Lazio, all'inizio del nuovo anno, non hanno cambiato le cose. Il rosso dopo pochi minuti dall'ingresso in campo nel match con il Cagliari con le due giornate di squalifica e le solite voci di mercato hanno cancellato anche il momento in cui Balo ha ricevuto la fascia da capitano. Tanti bassi, troppi per un calciatore come lui.

La scommessa persa - Cellino ha deciso di rincarare la dose, definendo Balotelli una scommessa persa. Tra allenamenti saltati, giustificazioni e mal di pancia reali e non, Balotelli è arrivato a scontrarsi frontalmente con il presidente del Brescia. Il contratto sarebbe scaduto comunque a giugno (salvo prolungamenti da parte della FIGC per far fronte alla nuova), ma nemmeno questo ha convinto il giocatore a rimanere per poter risollevare il proprio morale e le proprie ambizioni. Tra l'esclusione dal gruppo - troppi i chili presi in quarantena - e la richiesta di reintegro, il club ha pensato bene di agire per vie legali. Silenzi, situazioni e tante incertezze. Tra tantissimi dubbi abbiamo però assistito all'ennesimo passaggio a vuoto di Balo, oggi un po' più Mario e un po' meno Super.

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