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Inter e Milan avranno la loro casa. Essenziale nel football contemporaneo

Inter e Milan avranno la loro casa. Essenziale nel football contemporaneoTUTTO mercato WEB
lunedì 11 maggio 2020, 17:48Serie A
di Alessandro Rimi

La presentazione del Masterplan, la dichiarazione di pubblico interesse dell’opera d’arte dal Comune di Milano che precede quella di pubblica utilità, l’evento delle rivelazioni dei nuovi possibili impianti (la Cattedrale di Populous e gli Anelli di Manica Cmr Sportium), lo spazio della nuova arena, lo spazio tra le case e la nuova arena, lo spazio nel quale costruire una city nella city, la ribellione dei cittadini del quartiere di San Siro, gli incontri per l’accoglienza dei milanesi, le integrazioni/modifiche richieste dall’amministrazione milanese, i dubbi del consiglio comunale, le tubature, le volumetrie, il piano B che porta a Sesto San Giovanni, il salvataggio dell’attuale Meazza (un po’ antiquato, un po’ ingombrante, un po’ meraviglia del mondo), i pareri dei grandi architetti locali e dei giocatori che hanno reso storico l’impianto quasi centenario, il punto d’incontro tra club e il Comune, l’affitto del suolo pubblico per 99 anni, l’accettazione definitiva del progetto, la gara per l’assegnazione del Nuovo Stadio di Milano, i tempi che vedrebbero il taglio del nastro fissato per il 2024. Una vita, un’attesa necessaria, con qualche certezza in più.

Inter e Milan avranno la loro casa perché non è possibile che due top club della storia del calcio globale non ne abbiano una idonea al calcio contemporaneo. La burocrazia italiana non la salta nessuno, ma poi, infine, sono solo sorrisi.

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