Joao Mario saluta l'Inter: "Torno dove sono stato felice. Il 17 libero è stato un segnale"

"Le sensazioni sono ottime". Parola di Joao Mario, che commenta così il suo ritorno allo Sporting Lisbona dall'Inter: "Torno dove sono stato bene, dove sono stato felice e dove voglio tornare a essere felice. Per me, è un grande onore tornare in questa casa che conosco bene. Sono pronto a dare una mano".

Cosa ti ha spinto a tornare?
"Come ho detto, qui sono stato felice. Inoltre ho un'ottima relazione col presidente Varandas, che mi ha convinto e ha fatto un grande sforzo perché prendessi questa decisione. Torno in un posto che conosco, con persone che conosco e dove voglio dare il mio miglior calcio".

Dovrai conoscere i nuovi colleghi.
"Sì, ma ho già lavorato con Coates. E dalla nazionale conosco ovviamente anche Luis Neto. Il tecnico è cambiato, ma mi piace quel che ho visto finora. È una squadra giovane, con un allenatore giovane che ha tante ottime idee. Non ho dubbi sul fatto che mi troverò bene perché mi identifico nel progetto".

Cosa è cambiato rispetto a quattro anni fa?
"Sono più maturo, più esperto. Ero giovane quando sono andato via, ora ho appreso tante cose. Sono cambiato negli altri Paesi".

L'importanza del 17.
"Penso che quello che va bene non si debba cambiare, questo numero mi piace molto. Ho provato a indossarlo nelle altre squadre in cui ho giocato, ma non è stato possibile. Il fatto che fosse disponibile allo Sporting è un segnale. Sono molto felice di poter tornare a vestire il 17 con la maglia dello Sporting CP".