Juve, anche col Chelsea il centrocampo nelle mani di Locatelli: l’ex Sassuolo ne è già padrone

Serata di Champions League, di quelle belle da vivere che chiunque, dai giocatori agli addetti ai lavori passando per i tifosi: le notti europee hanno sempre quel gusto speciale, a maggior ragione se la squadra da affrontare è quella che, solo pochi mesi, ha sollevato al cielo di Oporto la coppa dalle grandi orecchie. A Torino è arrivato il Chelsea campione d’Europa in carica di Thomas Tuchel, con qualche assenza ma con tantissimo talento da mettere in mostra all’Allianz Stadium. “Ci vorrà una gara tecnica, - così Allegri parlando degli inglesi in conferenza stampa, - Loro sono molto solidi, Tuchel ha fatto un grande lavoro. Sono forti in contropiede, sulle palle inattive e per noi sarà un bel test soprattutto per quest’ultime. Servirà pazienza, sarà difficile trovare varchi e dovremo star bene in campo”. Per arginare i Blues, e provare a fargli male, Massimiliano Allegri punterà, anche, sulle capacità di Manuel Locatelli che avrà di fronte il compagno di Nazionale Jorginho e che è sempre più signore del centrocampo bianconero.

LA CERTEZZA LOCA - Negli ultimi giorni Madama ha perso alcune delle, finora non tantissime va detto, certezze che il campo forniva: Paulo Dybala e Alvaro Morata. Entrambi out per la doppia delicata sfida ai campioni d’Europa in carica del Chelsea e ai cugini del Torino, non due assenze banali e facili da gestire, soprattutto contemporaneamente. Così tocca ricercare, e appoggiarsi, ad altre colonne portanti: da quelle storiche alle nuove ricavate in queste prime settimane di lavoro. E tra quest’ultime c’è senza alcun dubbio Manuel Locatelli (citato anche dal tecnico livornese in conferenza come sicuro titolare), già governatore del reparto mediano bianconero. Non solo dal punto di vista tecnico-tattico, dove l’ex Sassuolo ha già dimostrato la facilità che ha, diventata naturale con i progressi degli ultimi anni, nel determinare gli incontri per i suoi; ma anche dal punto di vista caratteriale divettando già un leader silenzioso, uno di quelli su cui puoi contare nei momenti di difficoltà sul rettangolo verde. Ecco, Locatelli è già diventato uno di quelli capaci di incidere sull’economia di gioco della squadra. E gli è bastato poco, pochissimo.