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Juve, il giorno più lungo: Allegri da Agnelli, sarà un confronto lucido

Juve, il giorno più lungo: Allegri da Agnelli, sarà un confronto lucidoTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
mercoledì 15 maggio 2019, 06:45Serie A
di Giovanni Albanese
fonte inviato a Torino

All’alba di quello che potrebbe essere il giorno più lungo dell’anno in casa Juventus, la certezza è che non c’è certezza. Le idee sono chiare, chiarissime. Dall’una e dall’altra parte: adesso, però, bisogna comunicare, condividere. Fondamentale, in un ambiente di lavoro complesso, in cui talenti e passioni si calano interamente con la propria identità in un progetto comune e pongono le basi per perseguire lo stesso obiettivo.

Oggi Massimiliano Allegri andrà in udienza dal presidente Andrea Agnelli, esattamente un mese dopo l’uscita di scena dalla Champions League. Sarà un faccia a faccia lucido, che non per forza dovrà mettere in discussione le parole del presidente già nel post gara di Juve-Ajax: “Ci riproveremo il prossimo anno, ancora con Massimiliano Allegri in panchina”.

Alla Continassa, le riflessioni a freddo mettono fortemente in discussione la gestione tecnica della stagione, sfociata nella pessima condizione in cui la squadra è giunta nel momento più decisivo dell’anno. Una strategia (probabilmente cambiata in corsa) che il tecnico spiegherà con un dossier contenente motivazioni precise, che non per forza saranno rese pubbliche. Allegri d’altronde ha ammesso già pubblicamente di aver commesso qualche errore quest’anno, ma di avere anche le idee chiare per il futuro.

La questione si sposta al tavolo della trattativa: l’allenatore ha un altro anno di contratto, potrebbe anche farsi bastare un leggero prolungamento al fine di vivere la prossima stagione con la serenità necessaria per lavorare. Quì subentra la posizione netta di qualche dirigente – Pavel Nedved su tutti – che nelle ultime ore si è espresso sul valore della rosa “difficilmente migliorabile”, andando quasi in contrasto con la volontà del tecnico di “pensare al futuro, non si gioca in dieci o in dodici, bisogna guardare a qualcosa di nuovo e di diverso per rinnovare gli stimoli. Abbiamo vinto tanto in Italia, e quando vinci è anche il momento di cambiare”.

La divergenza è netta, ma non impossibile da riconciliare. Tutt’altro. Necessaria la volontà di condividere, partendo da un confronto sincero e diretto. Proprio come Allegri ha descritto il suo rapporto con Agnelli in questi cinque anni. E’ vero: nelle ultime settimane il tecnico ha sentito venir meno la piena fiducia della società, le sensazioni sono aumentate col passare del tempo e del silenzio intorno a lui. Oggi, però, è quel giorno. Che aspetta da tempo. Che potrebbe spazzare ancora una volta i rumors di successori che, inevitabilmente, sono stati presi in considerazione nel caso di inconciliabili vedute. Con il presidente sarà un confronto sincero. Decideranno entrambi, con lucidità. Per il bene della Juventus.

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