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L'Inter, Lautaro e la clausola anti-Juve. Da Suarez a Ronaldo, passando per Icardi: i precedenti

L'Inter, Lautaro e la clausola anti-Juve. Da Suarez a Ronaldo, passando per Icardi: i precedentiTUTTO mercato WEB
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
lunedì 28 settembre 2020, 15:53Serie A
di Ivan Cardia

L'Inter cerca di blindare Lautaro Martinez. E di evitarsi la potenziale beffa: nelle trattative per il rinnovo di contratto dell'attaccante argentino, infatti, spunta una possibile clausola anti-Juventus. Se Marotta & Co riusciranno nel loro intento, la Vecchia Signora in futuro potrà tentare l'assalto al Toro solo sborsando 170 milioni di euro. Non è la prima volta che clausole di questo tipo spuntano nel mercato.

L'ultimo è stato Luis Suarez. Anche se alla fine, il Barcellona non aveva previsto proprio tutto. Nel contratto fra l'uruguaiano e il club blaugrana, infatti, era prevista una clausola che ne impediva, o quantomeno rendeva più complicato, il passaggio a quattro club: Real Madrid, i due di Manchester e il Paris Saint-Germain. Non l'Atlético di Madrid, e infatti i tentativi di Bartomeu di fermare il passaggio del Pistolero ai Colchoneros sono andati fuori bersaglio.

Il Real aveva snobbato la Serie A. Negli accordi con Cristiano Ronaldo, infatti, le merengues avevano inserito clausole molto chiare. Chiunque avesse voluto puntare il portoghese, avrebbe potuto portarlo a casa per poco più di 100 milioni di euro. Con l'esclusione di determinati club: Barcellona, Atletico Madrid e Paris Saint-Germain. La Premier League non poteva essere considerata per non impedire a Ronaldo un eventuale ritorno allo United (dato che al City verosimilmente non si sarebbe mai voluto trasferire). Ne ha approfittato, come noto, la Juventus.

L'altra clausola anti-Juve pattuita dall'Inter. In questo caso il club bianconero non è esplicitamente citato negli accordi tra PSG e Inter. Ma di fatto sì: se Mauro Icardi dovesse tornare in Serie A, la società nerazzurra incasserebbe altri 15 milioni di euro dalla cessione ai transalpini. Considerato che, al momento dell'accordo, l'unico club italiano potenzialmente appetibile per Inter era (è?) la Juventus, il gioco è fatto.

Il caso Benatia. Una clausola come quella per Lautaro sarebbe legale? La questione, finora, non è mai stata concretamente affrontata. Di sicuro, siamo a un caso limite. Ma comunque diverso da quello che ha interessato Medhi Benatia. Nel concordare la cessione dalla Juventus all'Al-Duhail, i due club avevano previsto una clausola che comportasse il pagamento di una penale da 5 milioni da parte dei qatarioti ai bianconeri in caso di cessione del difensore a un top club italiano. La FIFA ha ritenuto che violasse le regole sui trasferimenti, multando anche la Juve. In quel caso, però, l'accordo limitava la libertà di operare sul mercato del club medio-orientale: per questo, a prescindere dalla legittimità di clausole di questo tipo, è una situazione diversa rispetto alle eventuali intese tra l'Inter e Lautaro, cioè tra un club e un suo giocatore.

Sarri-Chelsea, solo Jorginho. Altro giro, altra clausola. Anche in questo caso diversa da quella Lautaro-Inter, ma di sicuro curiosa. Al momento di dare il via libera a Maurizio Sarri in direzione Chelsea, il Napoli trova infatti un'intesa col Chelsea: eccezion fatta per Jorginho, pupillo del tecnico italiano, i Blues non potranno presentare offerte per altri gioielli del club di De Laurentiis. Un modo di tutelarsi, concordato con gli inglesi, per evitare un potenziale saccheggio partito da Stamford Bridge.

Laudrup, quando la clausola va male. A proposito di tecnici e accordi di questo tipo, si potrebbe chiedere informazioni allo Swansea. Nel 2012, il club gallese mette sotto contratto Michael Laudrup. L'ex campione danese ha fatto benissimo in patria e sembra in rampa di lancio nella sua nuova carriera da allenatore. Se Real Madrid, Arsenal o Chelsea lo vorranno strappare ai Cigni, dovranno spendere 10 milioni di euro. Non c'è pericolo: dopo il nono posto al primo campionato in Premier, Laudrup viene esonerato alla 24^ giornata del campionato successivo. Dal 2014 al 2018 allena in Qatar, oggi sta iniziando la terza stagione consecutiva senza panchina.

Brahim Diaz e l'accordo anti United. Infine, anche un neo rossonero ha visto nella sua (ancora breve) carriera da calciatore una clausola di questo tipo. Nel 2019, il Real Madrid spende 17 milioni di euro per sottrarlo al Manchester City. Ma c'è di più: i due club pattuiscono un'intesa anti United. Se il Real cederà in futuro Diaz a titolo definitivo a un altro club, il City incasserà il 15% della cifra pagata. Ma questo calcolo non si applica se ad acquistare il malagueno sarà lo United: in questa ipotesi, il City incasserebbe il 40% del prezzo di acquisto. Quando per evitare danno e beffa si finisce per guadagnarci.

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