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Le grandi trattative del Napoli - 1962, Lauro prende Cané e spiazza anche gli allenatori

Le grandi trattative del Napoli - 1962, Lauro prende Cané e spiazza anche gli allenatoriTUTTO mercato WEB
giovedì 16 aprile 2020, 19:40Serie A
di Pierpaolo Matrone

Dalla Serie B allo scudetto sfiorato, il miracolo di Achille Lauro e del Napoli negli anni Sessanta. E, si sa, quando ci sono scalate del genere la gente si affeziona a chi le ha vissute dall'inizio alla fine. E dall'inizio alla fine ha dato un enorme contributo alla causa. E' per questo, oltre che per le sue straordinarie doti da attaccante e ala moderna, che Jarbas Faustino, soprannominato Cané da sua madre Imperialina (un nomignolo che si porterà per tutta la vita), entrò nei cuori dei tifosi azzurri e ancora oggi viene ricordato come uno dei simboli del risorgimento napoletano di quell'epoca.

Trattativa segreta. Come quello sconosciuto brasiliano arrivò a Napoli e lasciò questa traccia? Grazie all'intuizione del Comandante, il presidente Achille Lauro. Complice una pulce che gli era stata messa all'orecchio da un intermediario, esperto di affari sudamericani, l'impresario napoletano si mise a seguire i suoi passi all'Olaria e cominciò a prendere contatti con il club brasiliano. In gran segreto, senza dire nulla ai suoi allenatori Monzeglio e Pesaola. Quel ragazzo, 22 anni e già una decina di gol nel campionato carioca, l'aveva stregato. Fu così che si decise a sborsare 30 mila dollari. Anche a trasferimento formalizzato, non disse nulla al suo tandem di tecnici. Cané si presentò per il rush finale della stagione 1962/63, che terminò con la retrocessione, ed ebbe molte difficoltà. Ma da quella successiva, in cadetteria, cominciò una lunga storia d'amore, che ha vissuto uno dei suoi momenti apicali nella rinascita fino al secondo posto, tre anni più tardi.

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