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Le grandi trattative dell’Inter - 1947, Lorenzi: Veleno di Foni, spalla di Nyers

Le grandi trattative dell’Inter - 1947, Lorenzi: Veleno di Foni, spalla di NyersTUTTO mercato WEB
giovedì 23 aprile 2020, 09:10Serie A
di Alessandro Rimi

Il presidente industriale nel campo della gomma Carlo Masseroni continua a cambiare allenatore: Meazza, Carcano, Astley, Tansini, Olivieri. Nessuno di questi riesce a regalargli il titolo di campione d’Italia. L’Inter ultimamente ci va vicino. Arrivano Lorenzi, Garay, Nyers, Bearzot, Wilkes, Skoglund, Ghezzi in porta, soprannominato Kamikaze. Eppure, nonostante i nerazzurri siano sempre da podio, lo scudetto non arriva mai. Ci vuole un nome in grado di portare novità e freschezza. Nel 1952 in panchina sbarca Alfredo Foni, centrale in coppia con Rava dell’Italia campione del mondo nel 38’, alla seconda esperienza in A dopo l’esperienza alla Sampdoria. La nuova guida tecnica a Milano lancia il primo vero catenaccio col battitore libero (che interpretava Blason). Davanti si va col tridente composto dallo svedese Skoglund, dall’apolide Nyers e da Lorenzi detto Veleno perché, da ragazzo strafottente, la madre lo chiamava così. Preso nel 47’ per 12 milioni di lire dall’Empoli che l’anno prima lo aveva acquistato dal Borgo a Buggiano per 100mila lire.

Non è un caso che all’esordio con la maglia nerazzurra contro l’Alessandria, Benito si fa subito espellere per gioco scorretto. In undici anni di Inter, marchiati dal centravanti toscano con 143 gol in 314 presente, si rende protagonista di una pletora di episodi che viaggiano tra il comico e il drammatico: mette in ridicolo alcuni compagni e avversari come Boniperti e Charles, prende a calci gli arbitri, prima di un penalty contro in un derby poggia una buccia di limone sul dischetto. Un elemento che la storia dell’Inter mai può dimenticare. Al primo anno segna 14 gol, la squadra si piazza dodicesima. Ha sempre segnato, Lorenzi, a prescindere dal rendimento complessivo della squadra. Il veleno lo ha portato con sé in campo fino all’ultima gara milanese. Due campionati conquistati grazie ai suoi 24 centri e 9 assist. Non solo Nyers dunque nell’Inter foniana fatta di strategia, catenaccio e ripartenza. Quando il pallone finiva a Lorenzi, quasi sicuro, racconta chi ci ha giocato insieme e pure contro, difficile che il pallone non finisse in rete.

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