Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta

Le grandi trattative della Lazio - 1969, c'è Wilson: il capitano del primo scudetto

Le grandi trattative della Lazio - 1969, c'è Wilson: il capitano del primo scudettoTUTTO mercato WEB
© foto di Federico Gaetano
martedì 12 maggio 2020, 18:30Serie A
di Riccardo Caponetti

Era il 12 maggio 1974, quando la Lazio diventò Campione d'Italia per la prima volta (qui il video della società). Sono passati 46 anni da quella domenica e il ricordo è ancora vivo: per lo scudetto, sì, ma soprattutto per i protagonisti di quella vittoria. Una squadra, la 'Banda Maestrelli', che è entrata di diritto non solo nella storia del calcio capitolino ma di quello nazionale. C'era Chinaglia, leader tecnico e morale. C'erano D'Amico, Frustalupi e Re Cecconi. C'era Maestrelli in panchina, per molti il vero artefice del trionfo, e c'era anche Giuseppe 'Pino' Wilson, che di quel gruppo pazzo e folle ne era il capitano. Appellativo con cui viene chiamato e riconosciuto ancora oggi dai tifosi della Lazio, che si rendono conto di quanto sia stata fondamentale la sua figura sia nel campo che in quello spogliatoio diviso in due fazioni.

Di ruolo difensore centrale, libero per la precisione, nella formazione che nel mondo Lazio viene ripetuta a memoria fa coppia con Oddi. Origini inglesi (nato a Darlington) arriva 25enne nel 1969, anno in cui i biancocelesti salgono dalla Serie B alla A. Viene preso dall'Internapoli, che faceva la C, insieme a Chinaglia: motivo che renderà il loro legame ferreo. Il '69-'70 è da dimenticare, con la squadra che si piazza al penultimo posto (sopra il Catania) e scende di categoria. Ma proprio dalla retrocessione nasce la futura Lazio Campione d'Italia, perché a Roma, in quell'estate, arriva Maestrelli che si porta dal Foggia Re Cecconi e chiede la riconferma di Chinaglia e Wilson, a cui dà la fascia di capitano. L'allenatore riesce a far coesistere in ogni modo le varie anime di un gruppo spaccato in settimana ma dannatamente unito la domenica. Così al primo tentativo la Lazio centra la promozione diretta, piazzandosi poi 3° - dopo Juve e Milan - nel'72-'73, stagione in cui Wilson non salta nemmeno un incontro. Nell'anno seguente, quello che culmina con lo scudetto, manca soltanto a due partite in Coppa Italia e segna un gol decisivo in un 1-0 contro la Sampdoria.

Raggiunto l'apice, inizia il declino della Lazio, colpita anche da due lutti devastanti: Maestrelli e Re Cecconi. Fatta eccezione per una breve parentesi in America con i Cosmos (dove c'era Chinaglia) Wilson rimarrà in biancocelste fino al 1980, quando appende le scarpe al chiodo. A quarant'anni dal suo ritiro, è ancora nel cuore dei tifosi e rimarrà sempre impresso con la fascia al braccio. Con 394 partite, è secondo nella classifica delle presenze all-time del club: davanti a lui c'è solo Favalli a quota 401.

Primo piano
TMW Radio Sport
Serie A
Serie B
Serie C
Calcio femminile