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Le grandi trattative della SPAL - 1989, Paramatti torna per vincere in biancazzurro

Le grandi trattative della SPAL - 1989, Paramatti torna per vincere in biancazzurroTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
lunedì 27 aprile 2020, 19:00Serie A
di Davide Soattin
fonte Inviato a Ferrara

"Gioca bene gioca male, Paramatti in Nazionale”. Il magico tormentone che ha accompagnato Michele Paramatti negli stadi italiani degli anni '90 ha origini ben più lontane di quanto in realtà si possa pensare. Prima degli storici exploit e delle fondamentali conferme con le maglie di Bologna e Juventus infatti, l'avventura del terzino originario di Salara - un piccolo paese in provincia di Rovigo - è iniziata alla SPAL.

A Ferrara infatti, in vista del campionato di Serie C1 relativo alla stagione 1986/1987, dopo aver svolto buona parte della trafila nel settore giovanile estense, il difensore viene aggregato al gruppo allenato da Ferruccio Mazzola, che terminerà al quarto posto in classifica. In quella SPAL lì però trova poco spazio, con appena due presenze contro Spezia e Ascoli. Del resto, è tra i più giovani dell'intera rosa e inevitabilmente paga lo scotto della gavetta. Di conseguenza, con la necessità di farsi le ossa e ampliare il proprio bagaglio di esperienze, nell'annata successiva viene ceduto in prestito al Russi in D.

A Russi, Paramatti riesce a mettersi in mostra e a crescere dal punto di vista della tecnica e della personalità, collezionando 47 presenze e 7 gol tra il 1987 e il 1989 che gli servono come biglietto da visita per giocarsi nuovamente le sue carte alla SPAL. Nel campionato 1989-1990 infatti, con i biancazzurri costretti a doversi confrontare per la prima volta con la dura realtà della C2, il giovane terzino torna alla casa base per restarci e recitare un ruolo da grande protagonista.
Detto fatto, dal 1989 - anno di rientro a Ferrara - al 1995, diventa uno degli uomini simbolo di quel periodo storico che vide i ferraresi scalare le classifiche dei campionati dalla C2 alla B e ritorno.

Nell'estate 1995 infatti, con la SPAL tornata in C1 e un curriculum da 148 presenze e 6 gol, dopo nove campionati in serie minori e sette con il club estense, si trova disoccupato a 27 anni e costretto ad allenarsi con l'Equipe Romagna. Un breve momento di transizione che svolterà quando sulla strada di Paramatti si presenterà Gabriele Oriali che, nelle vesti di direttore sportivo del Bologna, scommette sulla sua voglia di rivincita e gli concede un biglietto per la Serie A e poi per la Coppa Uefa e la Coppa Intertoto, prima di approdare alla Juventus dove vince uno scudetto nella stagione 2001/2002: è l'apice della sua carriera.

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