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Le grandi trattative della SPAL - 2018, è nata una stella: Andrea Petagna

Le grandi trattative della SPAL - 2018, è nata una stella: Andrea PetagnaTUTTO mercato WEB
© foto di Antonello Sammarco/Image Sport
domenica 12 aprile 2020, 19:15Serie A
di Davide Soattin
fonte inviato a Ferrara

Ferrara non sarà mai una città come le altre per Andrea Petagna. Lo si è capito sin dal primo giorno in cui l'attaccante ha indossato la divisa biancazzurra, dal modo in cui ha saputo integrarsi con umiltà e dedizione all'interno dell'ambiente ferrarese e dall'attaccamento che ha saputo mostrare in questi anni alla maglia. Un insieme di virtù che l'hanno accompagnato e tutt'ora lo stanno accompagnando in questa sua parentesi estense, a tal punto da definirlo - sia sotto l'aspetto umano che sotto quello più calcistico - come il simbolo di questa SPAL. E dire che in quell'estate del 2018 - quella del suo trasferimento in Emilia - veramente tanto era lo scetticismo che filtrava dalle parole degli addetti ai lavori, poco convinti delle effettive qualità del giocatore, senza però condizionare più di tanto i piani della SPAL.

Nonostante ciò infatti, decisi a puntare fino in fondo sull'attaccante, i biancazzurri riuscirono a portare a termine la trattativa e trovarono la giusta quadra con l'Atalanta per un accordo che accontentò tutti: prestito oneroso a 3 milioni di euro con obbligo di riscatto a 12 milioni in caso di salvezza. Un vero affare. Un grandissimo colpo che significò ambizione per una piazza che vive di pane e calcio come Ferrara e ttrampolino di lancio per quelle che erano le prospettive di un giovane giocatore come Andrea Petagna, alla ricerca di una squadra che gli potesse permettere di compiere il definitivo salto di qualità e di raggiungere la degna consacrazione in Serie A, dopo l'esperienza sotto la guida di Gasperini, al fianco dell'insperabile amico Papu Gomez.

Inutile stare a dire come la SPAL sia riuscita a dargli tutto questo, così come Leonardo Semplici - che a quel tempo era alla ricerca di una pedina da affiancare ad Antenucci e Floccari dopo la delusione Borriello - sia stato il giusto mentore a cui affidarsi, per non parlare della tifoseria biancazzurra, curiosa nel vedere in azione l’ex atalantino sin dalle prime gare giocate nella stagione 2018-2019, la prima all'ombra del Castello Estense. E proprio sotto questo punto di vista, partita dopo partita, nel corso di quel campionato, tra il giovane attaccante triestino e il tifo estense si viene a creare un legame importante. Del resto, Andrea lotta, corre e viene messo nelle condizioni più giuste per segnare rispetto a quando giocava a Bergamo, vale a dire molto più vicino alla porta e maggiormente servito dalle corsie laterali con gli assist di Lazzari e Fares, che sfrecciano sulle due fasce, da rifinire soltanto in rete.

Dal canto suo, la curva e gli altri settori cantano e dai gradoni del Paolo Mazza spingono la SPAL verso una straordinaria salvezza, che arrivò soprattutto grazie alle 16 reti siglate in totale proprio da Petagna, sempre più idolo, anima e cuore di un gruppo capace di far cadere corazzate come Roma, Lazio e poi Juventus. In poche parole, quella salvezza si trattò di un traguardo di fondamentale importanza per il prosieguo della carriera dell'attaccante dato che, oltre a coincidere con un incredibile quanto inaspettato 13esimo posto finale della formazione ferrarese, significò anche il riscatto dall'Atalanta e la permanenza a Ferrara nella stagione successiva di Serie A, quella attuale, la 2019-2020.

Una stagione, quest'ultima, che, al di là della situazione di classifica pressoché compromessa in cui si è cacciata la SPAL negli ultimi mesi, può essere ritenuta comunque come quella della definitiva consacrazione di Andrea Petagna nel panorama degli attaccanti italiani più prolifici del campionato, grazie specialmente agli 11 gol segnati fino alla sospensione del campionato per via dell'emergenza sanitaria legata al diffondersi del Coronavirus. Un biglietto da visita abbastanza interessante in vista della prossima avventura al Napoli, che l'ha acquistato a gennaio per 17 milioni di euro più di 3 di bonus e l'ha voluto lasciare in prestito ai ferraresi fino alla fine del campionato, nella speranza di poter centrare una nuova storica salvezza.

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