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Montero: "Sorpreso da Pirlo alla Juve. Ha lo stesso carisma di Zidane"

Montero: "Sorpreso da Pirlo alla Juve. Ha lo stesso carisma di Zidane"
© foto di Uff. Stampa Sambenedettese
sabato 5 settembre 2020, 19:57Serie A
di Ivan Cardia

Al termine dell'amichevole con la Roma, l'allenatore della Sambenedettese, Paolo Montero commenta a Sky il campionato dei suoi per poi svariare su tanti temi: "Vogliamo essere protagonisti nel nostro girone, che penso sia il più competitivo della Serie C. Ci stiamo formando, stiamo provando a fare una stagione importante: mancano dei giocatori per rinforzare una rosa già importante. Siamo felici, per noi questa è stata una partita di prestigio".

È una Samb con un'anima sudamericana.
"Sì, il presidente ha vissuto 25 anni in Argentina ed è innamorato del Paese. Non si può discutere il valore dei giocatori argentini".

Cosa hai pensato quando l'allenatore della Juventus è diventato Pirlo?
"Come tifoso, è stata una cosa inattesa. E di un'intelligenza impressionante: Pirlo è amato da tutta l'Italia, io ho avuto la fortuna di conoscerlo ed è una persona silenziosa, che parla poco ma è simpatico. Ha tanto carisma. Se facciamo un paragone con Zidane, che ha iniziato con un altro percorso perché era il secondo di Ancelotti, Pirlo ha lo stesso carisma di Zizou e non ha bisogno neanche di parlare".

Giocatori come Ronaldo lo sentono.
"Non solo Ronaldo. Ci sono tanti leader, tante persone importanti che hanno giocato in dieci anni di nazionale con lui. E poi è un grande uomo".

Da uruguaiano, meglio Suarez o Cavani per l'attacco?
"Stiamo parlando di due mostri. Penso che per il gioco di Ronaldo serva più una punta che ti porta via il centrale come Suarez. Cavani si muove più liberamente, io penso che i migliori anni di Ronaldo siano stati con Benzema, che giocava come punto di riferimento.

Cavani avrebbe il vantaggio di conoscere già il calcio italiano.
"Quello sì, però a quei livelli, con i fuoriclasse che ci sono, le abitudini sono le stesse in tutto il mondo".

Sogna di allenare la Juventus?
"Sì, però è un sogno lontano. Io sono realista e oggi non ci penso, ma neanche tra uno, due o quattro anni. È lontano e magari non succede. Io sono felice di poter allenare in Italia, dovrò fare il mio percorso di crescita, a breve finisco la tesi e sono pronto: spero di fare un gran campionato con la Sambenedettese".

Oltre alla Juve, ha giocato nell'Atalanta. Si aspettava questa
"Impressionante. Mi colpisce la crescita a livello societario: quando sono arrivato a Bergamo avevano due campi a Zingonia, oggi sono al livello di Milan, Juventus o Inter. E si vede in campo. Di Percassi posso parlare perché mi ha portato lui in Italia. Quando sono arrivato, per un punto non siamo arrivati in Coppa UEFA. Ora si merita tutto questo, perché sanno fare calcio per bene".

Tornando su Cavani. Il passato al Napoli potrebbe pesare?
"Non penso. Sono passati tanti anni, il problema è quando arrivi in un posto e subito dici di amare quella maglia. Io amo la maglia del Penarol e dell'Uruguay, voglio bene alla Juventus e all'Atalanta. Non vendo fumo, non bacio la maglia se faccio un gol. Bisogna essere rispettosi di tutti. Pensate a Pirlo: ha giocato nel Milan, nell'Inter e nella Juventus. E cosa si dice di lui? Cavani è uguale, ha giocato in più club ma non vedo il problema a immaginarlo in bianconero".

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