Non c’è solo Terminator. Haaland fa paura, Reyna incanta: la next big thing del Dortmund
Alto, biondo e terrificante. È il profilo di Terminator, ma anche di Erling Braut Haaland. Il centravanti norvegese fa paura, in tutti i sensi. Alla Lazio, che se lo ritroverà di fronte questa sera. Ma pure ai giganti del calcio di oggi, che davanti a questo uragano si sentono spiazzati, vedono il tempo che è trascorso sotto le vesti chiarissime di un fenomeno che piccolo non lo è mai stato. Nessuno è partito come lui, di record ne ha polverizzati già in quantità industriale. Ma è, come si suol dire, la punta dell’iceberg se si guarda al Borussia Dortmund.
Reus, Sancho. E Reyna. Il capitano che non ha mai tradito è il leader dello spogliatoio, ma in campo con Haaland ci va anche e soprattutto Jadon Sancho, altro asso nel ricco mazzo di carte di Lucien Favre. E non finiamo qui, perché a Dortmund si sfregano le mani per l’esplosione di Giovanni Reyna. Classe 2002, di origini portoghesi e argentine, ma di nazionalità statunitense. In Bundesliga se ne attendeva l’esplosione a stretto giro di posta. Magari non così rapida: in questa stagione, lui che diciottenne lo è diventato appena due settimane fa, ha giocato tutte le partite disputate dai gialloneri. Può crescere nel fisico, ma per il resto ha tutto: dribbling, passaggi, tiro, visione di gioco. Negli USA già pregustano una specie di De Bruyne fatto in casa. E lui non delude, tanto da far registrare il secondo miglior incremento di valore a novembre, alle spalle ovviamente di Haaland. Vale quasi 50 milioni di euro, ne valeva 11 a inizio mese e ne varrà molti di più: in una squadra giovane e piena di talento, sono convinti di aver trovato la next big thing del calcio mondiale. Ancora una volta.