Oyono, Caso e i loro fratelli. I 5 talenti del Frosinone da tenere sotto osservazione

Ad inizio stagione il Frosinone, fresco neo promosso in Serie A per la terza volta nella sua storia, non era nel ristretto novero di squadre di Serie B da considerare favorite per il traguardo principale. Per i ciociari dopo la mancata qualificazione playoff dello scorso anno in molti si attendevano una stagione di rilancio, nella parte alta della classifica, e non di più.
Fabio Grosso e la sua squadra, però, sono riuscite a sovvertire i pronostici e a regalare alla propria gente un'altra stagione nell'olimpo del calcio italiano puntando anche su delle sorprese. Intese come giocatori giovani di proprietà, prospettiva, tutti da scoprire, apprezzare e, chissà, seguire in chiave mercato per le prossime sessioni.

In quest'ottica sono cinque i nomi che, seppur sottovalutati inizialmente, hanno messo in mostra le potenzialità giuste per imporsi.

Iniziando dalla difesa il nome più gettonato è quello di Anthony Oyono, terzino franco-gabonese classe 2001 arrivato nel gennaio 2022 dal Boulogne per circa 300mila euro e che in questi mesi è riuscito a mettere a referto, contestualmente ad uno stop che lo ha tenuto fuori 8 settimane, 13 presenze, di cui 11 dal primo minuto, e 3 assist. "Oyono non lo conoscevo bene - ha dichiarato il dt Angelozzi pochi giorni fa -, ma è un giocatore forte, un diamante da sgrezzare. Se continuerà ad avere i miglioramenti attuali sarà un giocatore che potrà arrivare ai livelli di Gatti. Fra i centrali, invece, occhi puntati su Sergio Kalaj italo-albanese classe 2000 che dopo aver vestito i colori sia della Roma che della Lazio nel suo percorso nelle giovanili, è cresciuto attraverso le esperienze in C con Grosseto e Carrarese. Fino al gennaio 2022 quando lo stesso club decise di strapparlo al club marmifero.

A centrocampo, invece, il nome caldo, anzi caldissimo, è uno: Daniel Boloca. Nato a Chieri da genitori rumeni il 24enne centrale nella stagione che volge al termine si è imposto come una delle rivelazioni del campionato cadetto. Tanto che, con le sue 26 presenze (con un gol nel pareggio di Palermo dello scorso febbraio) si è meritato anche l'esordio nella nazionale maggiore rumena.

Infine l'attacco. Dove per Mulattieri e Moro, chiacchieratissimi anche in chiave mercato ma di proprietà di altri club, troviamo due elementi di proprietà della società della famiglia stirpe: Giuseppe Caso e Gennaro Borrelli.
Sull'ex Cosenza, acquistato l'estate scorsa e blindato con un contratto fino al 2025, ad inizio anno c'era molta curiosità nel capire se avrebbe riproposto lo stesso tipo di rendimento anche in un contesto competitivo come quello laziale. Curiosità ripagata con 31 presenze, 22 delle quali da titolare, sette gol, 2 assist e un numero esponenziale di giocate funamboliche dall'alto coefficiente tecnico.
Borrelli, invece, nonostante sia fra gli attaccanti quello con meno reti all'attivo (3) è riuscito già a convincere con le sue prestazioni il Frosinone a riscattarlo dall'iniziale prestito dal Pescara. Magari anche in previsione di un possibile addio in estate di uno fra Moro e Mulattieri.