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Rebus contratti: decideranno i calciatori, pagamento in 10 o 12 mesi. Il punto di TMW

Rebus contratti: decideranno i calciatori, pagamento in 10 o 12 mesi. Il punto di TMWTUTTO mercato WEB
martedì 16 giugno 2020, 00:49Serie A
di Simone Bernabei
fonte di Raimondo De Magistris

La settimana che è da poco iniziata sarà probabilmente quella decisiva per capire qualcosa in più sulla questione contratti dei calciatori. Nelle prossime ore infatti ai giocatori verrà chiesto di scegliere fra due opzioni: essere pagati su 10 o su 12 mesi. Una scelta che risolverà la questione pagamenti per quei calciatori che non hanno il contratto in scadenza (quindi almeno un altro anno di accordo) o che si sono trasferiti in prestito con diritto di riscatto (in estate o a gennaio).

Prestito con diritto di riscatto: per luglio e agosto, entra in vigore il contratto già firmato in caso di riscatto - In tutti i casi di tesseramento in prestito con diritto di riscatto, saranno i giocatori a decidere se incassare luglio e agosto subito (facendo quindi entrare in vigore, per due mesi, il contratto stipulato col club in cui giocano in caso di riscatto) o aspettare settembre e quindi l'evolversi degli eventi. Che è poi la stessa condizione posta ai giocatori in scadenza nel 2021, 2022, 2023 e via discorrendo: volete lo stipendio regolarmente nei prossimi due mesi o ricevere la retribuzione per la stagione 2020/21 nei successivi dieci mesi? Questa seconda opzione, è stata inserita soprattutto per tutelare quei giocatori che hanno già un accordo al rialzo per le prossime stagioni (accordo dettato dal conseguimento di determinati obiettivi) e quindi hanno più interesse ad aspettare.
Nessuno bonus, nessun malus: la retribuzione sarà la stessa già precedentemente pattuita.

Discorso diverso per il prestito secco - Chi è in prestito secco, invece, ha firmato col club in cui gioca attualmente un contratto valido per una sola stagione e quindi sarà necessario che tutte le tre le parti in causa diano il loro assenso per prorogare l'accordo per altri due mesi. Sarà necessaria una contrattazione individuale, ma con un paletto ben chiaro: se il club proprietario del cartellino non darà l'ok alla proroga del prestito non potrà utilizzare il giocatore per questo finale di stagione. Non è escluso, inoltre, che dalla FIGC possa scattare anche una sanzione per quei club decidano di non dare il loro ok per implicazioni chiaramente sportive.

Le scadenze come i prestiti secchi - Anche in questo caso, sarà necessaria la contrattazione individuale. Con due parti in causa invece di tre. Il giocatore in scadenza dovrà trovare l'accordo col club in cui gioca attualmente e in caso di mancato accordo potrà firmare con un'altra società: non però per il finale di stagione, ma solo per iniziare a preparare la prossima.

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