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Sassuolo, De Zerbi: "Il decimo posto è la nostra Champions"

Sassuolo, De Zerbi: "Il decimo posto è la nostra Champions"TUTTO mercato WEB
© foto di Antonello Sammarco/Image Sport
sabato 11 maggio 2019, 14:30Serie A
di Giacomo Iacobellis

L'allenatore del Sassuolo Roberto De Zerbi, intervenuto in conferenza stampa, ha presentato la sfida di domani col Torino. Questo quanto raccolto da SassuoloNews.net: "Ci aspetta una bella partita e cercheremo di fare risultato. Una gara che ci può permettere di chiudere in un piazzamento prestigioso, il decimo posto. Una partita difficile a cui teniamo molto".

Che Torino si aspetta?
"Un Torino forte e affamato. Una squadra costruita per arrivare in Europa, conosciamo il loro valore".

Che annata è stata?
"La lotta salvezza non ci ha mai coinvolto. Quando si parla dei piazzamenti di fine anno bisogna fare valutazioni approfondite. Dipende anche dal calendario finale, con quali motivazioni si incontrano. Incontrare oggi la Juve o il Torino o l'Atalanta è diverso. Bisogna valutare chi per primo è arrivato al traguardo e noi siamo arrivati per primi rispetto all'altro treno di squadre che ci seguono ed è un risultato importante per il Sassuolo perché il decimo posto è una Champions League con noi".

Il gruppo come sta?
"Tutti a disposizione tranne Marlon che non è a pieno regime. Locatelli avrebbe giocato ma ha avuto una settimana travagliata. Adjapong non è ancora pronto per giocare dall'inizio. Da qui all'inizio giocherà la squadra che ritengo possa offrirmi più garanzie. Non faccio regali o contentini. I punti valgono tanto anche adesso, non mi sembra corretto fare la formazione dando qualcosa a qualcuno che non ha dato durante l'anno".

La nostra motivazione per la gara di domani?
"Andare in uno stadio importante contro una squadra forte è motivante anche per noi ma noi vogliamo arrivare decimi, è questa la nostra motivazione. Non è poco, è tantissimo. Vale per la società e per i giocatori. Da qua si vedono quelli che hanno una mentalità di un certo tipo, quelli con l'interruttore sempre acceso come canta Vasco Rossi".

In campo vedremo "i soliti"?
"Se una volta mi dite che non abbiamo mai l'undici titolare, un'altra volta vediamo i soliti. Nella nostra squadra possono giocare bene quasi tutti. Tutti hanno avuto il loro spazio, c'è chi lo ha sfruttato e chi no. Le opportunità le hanno avute tutti. Domani giocherà una squadra che dà garanzie. Non vuol dire che vinceremo sulla carta ma faremo del nostro meglio".

Rimpianto Izzo?
"È un giocatore importante. Quando ti chiama il Torino che ha tradizione, la scelta può ricadere sull'altra squadra, è normale. Izzo rimane un giocatore molto forte ma chi abbiamo preso non è inferiore. Izzo è un caratteriale, con esperienza nel campionato italiano ma io sono contento dei giocatori che ho allenato quest'anno".

Torino-Sassuolo la prima partita in A dei neroverdi. Cosa è cambiato da allora e quanto è cresciuta la sua squadra quest'anno?
"Partendo dal 2013, dal primo Torino-Sassuolo necessita di una risposta. Il Sassuolo è fortunato ad avere la proprietà che ha. Gli Squinzi non sono proprietari normali e i risultati spiegano la forza e i sacrifici della società. Stiamo crescendo e ora arriva il difficile perché dopo 6-7 anni di salvezza, bisogna capire come fare uno step in più perché possiamo farlo. Bisogna aumentare la mentalità, spingere di più coi giocatori e completarci, come Sassuolo. Noi stiamo cercando di bruciare le tappe, stiamo cercando di fare le cose serie. Siamo cresciuti e maturati come squadra. Ferrari ad esempio è maturato tantissimo, o Berardi che è diventato completo e all'inizio non lo vedevo così. Se riusciamo a migliorarci, con una rosa più specifica, più esperta, cresciamo tutti e allora può crescere anche l'ambizione, l'obiettivo. Ad oggi, come ho già detto, siamo dietro a 10-11 squadra. Oggi siamo davanti alla Fiorentina in classifica ma come valori globali siamo indietro a loro. Non è detto che siamo superiori a Cagliari e SPAL perché per esperienza noi siamo inferiori anche alla SPAL. Se vediamo le presenze in campo noi siamo inferiori. Se la SPAL va a giocare a Chievo e si porta 4mila tifosi, noi siamo inferiori. La realtà è questa. Abbiamo però tanto per crescere, con alle spalle una proprietà importante. Sono orgoglioso di stare qua ma non possiamo cambiare la realtà".

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