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Strategie fallite, colpi pianificati da mesi, piani B e C. La storia del mercato estivo di Inter e Milan

Strategie fallite, colpi pianificati da mesi, piani B e C. La storia del mercato estivo di Inter e MilanTUTTO mercato WEB
giovedì 14 settembre 2023, 09:00Serie A
di Marco Conterio

Strategie diverse, storie e strade ben diverse. E' stata un'estate che è viaggiata su due binari distinti per l'Inter e il Milan sul calciomercato. Al netto di qualche eccezione, tra azioni di disturbo, rumors e chiacchiere, nerazzurri e rossoneri si sono mossi quasi sempre su obiettivi diversi, incrociando pochissime volte spade e strade. Andiamo così ad analizzare quella che è stata l'ultima sessione di mercato sia per il club di Steven Zhang che per quello di Gerry Cardinale, nella settimana che ci avvicina al derby della Madonnina.

Fallita la strategia Lukaku-Vicario: l'Inter è corsa ai ripari
A inizio sessione, la strategia dell'Inter era chiara. Coi soldi di Marcelo Brozovic andare all'assalto di Davide Frattesi, con quelli di André Onana prendere Guglielmo Vicario e confermare Romelu Lukaku. Poi la storia ha preso pieghe diverse, i nerazzurri sono stati beffati e hanno trovato porte sbarrate anche su altri obiettivi sui quali erano andati a colpo quasi certo, su tutti Gianluca Scamacca. Così sono corsi ai ripari: Yann Sommer tra i pali come soluzione d'esperienza dal Bayern Monaco, davanti sulla carta una diminutio con Marko Arnautovic per il belga, Marcus Thuram per Edin Dzeko e alla fine a sorpresa il ritorno di Alexis Sanchez per Joaquin Correa. Per il resto, nessuna sorpresa: autofinanziamento, fuori un giocatore e dentro un sostituto, in ogni reparto, che fosse l'esterno (Juan Cuadrado per Raoul Bellanova, Carlos Augusto per Robin Gosens) o la difesa (Benjamin Pavard per Milan Skriniar), sempre andando a utilizzare il budget ricavato dalle cessioni.

Rivoluzione in società. Poi tutto come da programma
Via Paolo Maldini, Frederic Massara, Zlatan Ibrahimovic e Sandro Tonali. Il Milan ha iniziato l'estate con un vero e proprio terremoto, agitando gli animi dei tifosi e lasciando dubbi sulle strategie future. Il club le aveva però già chiare in mente: chiavi in mano alla triade composta da Giorgio Furlani, Geoffrey Moncada e Hendrik Almstadt, un mercato fatto di obiettivi ben chiari e da provare a chiudere non a ogni costo ma all'interno di un budget strategicamente definito. Così piuttosto che sui 'nomi' e sugli obiettivi mainstream, il Milan ha preferito andare su Tijani Reijnders, Noah Okafor, Samuel Chukwueze e una folta compagnia di giocatori scelti accuratamente dal comparto scouting, dai data scientists e con il placet anche dell'allenatore. Un modo moderno, contemporaneo di fare mercato, poco 'italiano' ma tanto di scuola inglese che ha dato la profonda idea di programmazione su ogni singolo nome e di eventuali piani B già definiti e stabiliti a monte. Non solo: tutto questo ringiovanendo anche l'età media della rosa.

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