Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta

Uva: "Razzismo male che il calcio subisce dalla società in cui viviamo. UEFA all'avanguardia"

Uva: "Razzismo male che il calcio subisce dalla società in cui viviamo. UEFA all'avanguardia"TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
venerdì 22 marzo 2024, 15:23Serie A
di Andrea Piras

Intervistato dall'edizione odierna de Il Mattino, Michele Uva, direttore del settore Social Environmental Sustainability della UEFA, ha commentato gli atti di razzismo nel calcio: "Il problema di atti di discriminazione purtroppo è un male che il calcio subisce dalla società in cui viviamo e che giorno dopo giorno peggiora. Il calcio deve invertire questa tendenza e deve diventare una piattaforma positiva e propositiva per trasmettere i valori di inclusione. E questo con azioni concrete combinate che vedano il coinvolgimento di tutti, inclusi media e istituzioni. Abbiamo bisogno che i governi e le autorità facciano la loro parte e prendano una posizione ferma, anche attraverso un quadro giuridico, perché il calcio non può fare tutto da solo. Lavorare insieme con un traguardo comune sicuramente è un obiettivo ambizioso ma non impossibile".

È possibile ipotizzare un corso per giocatori e allenatori?
"È chiaro che giocatori e allenatori sono gli attori più riconosciuti della nostra piattaforma e loro dovrebbero agire con senso di responsabilità perché sono icone per milioni di persone, soprattutto ragazzi e ragazze. Un corso per loro durerebbe poche ore senza certezza che il messaggio resti. Noi crediamo più in un'azione costante e combinata, ma dico ancora che serve l'aiuto di tutti".

Ritiene che si debba andare oltre l'interruzione delle partite o le sanzioni economiche adottando anche la sconfitta a tavolino per club con calciatori e tifosi che abbiano avuto comportamenti razzisti?
"Non spetta a me entrare nel merito delle normative che potrebbero essere cambiate, ma voglio sottolineare che l'Uefa è sempre stata all'avanguardia nello sport mondiale: siamo stati i primi a introdurre il protocollo a tre fasi, che funziona bene e va applicato con grande rigore dagli arbitri, e sanzioni forti, come la squalifica di almeno 10 partite per i giocatori e la chiusura dei campi per le squadre ospitanti, che sono tra le più severe nello sport. Ma bisognerebbe combinare anche una forte azione di educazione dal basso del sistema partendo dal coinvolgimento degli allenatori e dei dirigenti. Un altro punto riguarda il ruolo dello sport che rimane solo al terzo livello della piramide educativa alla cui base c'è la famiglia, seguita dalla scuola e solo dopo ritroviamo il ruolo delle attività del tempo libero: ascoltare genitori urlare dagli spalti frasi aggressive e discriminatorie può essere considerato un buon esempio per un figlio o una figlia mentre è in campo per divertirsi?".

Primo piano
TMW Radio Sport
Serie A
Serie B
Serie C
Calcio femminile