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Gli anni '80, decennio d'oro dei centrocampisti. Fabregas come DDR, Arteta e Xabi Alonso
Un decennio, quello che inizia nel 1980 e termina nel 1989, che sembra essere sensazionale per chi nella vita ha deciso di intraprendere la professione di... centrocampista. Facciamo tre nomi: Xabi Alonso, classe 1981, Mikel Arteta, classe 1982, e Daniele De Rossi, classe 1983, tutti ex centrocampisti che non hanno certo bisogno di presentazioni, e che stanno ottimamente figurando anche nelle rispettive carriere di allenatori, non solo nei rispettivi campionati nazionali ma anche in campo europeo.
Dopo un triennio come vice al Manchester City, Arteta ha preso le redini dell'Arsenal, mentre Xabi Alonso - che come tecnico nasce nelle giovanili del Real Madrid, prima di passare alla Squadra B del Real Sociedad - ha portato il Bayer Leverkusen alla prima storica vittoria della Bundesliga, centrata con cinque giornate di anticipo e con record di imbattibilità in tutte le competizioni; record che giovedì è stato quasi interrotto in ambito europeo dalla Roma del prima citato De Rossi, rivitalizzata dalla cura dell'ex capitano. Che prima di assaporare fasti e successi giallorossi, da allenatore, ha dovuto masticare amaro in Serie B con la SPAL nella passata stagione, collezionando solo tre vittorie in 17 gare al timone degli estensi (poi retrocessi in Serie C).
Al netto di tutto ciò, un altro nome va annoverato in questo elenco degli "anni d'oro", quello di Cesc Fabregas, tecnico in seconda del Como che ha ritrovato la Serie A proprio questo pomeriggio. Appese le scarpette al chiodo la scorsa estate, il classe 1987 (anche azionista del club) viene annunciato come tecnico della formazione Primavera, ma pochi mesi dopo - esattamente il 13 novembre - è promosso in prima squadra a posto dell'esonerato Moreno Longo: debutto con successo, il 25 novembre, contro la Feralpisalò, ma la sua panchina da primo allenatore dura solo un mese. Fabregas, infatti, non è ancora in possesso del patentino Uefa Pro per allenare in Serie B, e la sua deroga scade il 20 dicembre; rimane però nello staff, con la squadra che è affidata a Osian Roberts.
Il suo futuro però è già scritto, è stato a più riprese già annunciato come prossimo allenatore dei lariani. E il suo esordio da primo allenatore di una prima squadra sarà dunque immediatamente in Serie A. Uno step in più rispetto agli altri blasonati centrocampisti. Pardon, ex centrocampisti.
Dopo un triennio come vice al Manchester City, Arteta ha preso le redini dell'Arsenal, mentre Xabi Alonso - che come tecnico nasce nelle giovanili del Real Madrid, prima di passare alla Squadra B del Real Sociedad - ha portato il Bayer Leverkusen alla prima storica vittoria della Bundesliga, centrata con cinque giornate di anticipo e con record di imbattibilità in tutte le competizioni; record che giovedì è stato quasi interrotto in ambito europeo dalla Roma del prima citato De Rossi, rivitalizzata dalla cura dell'ex capitano. Che prima di assaporare fasti e successi giallorossi, da allenatore, ha dovuto masticare amaro in Serie B con la SPAL nella passata stagione, collezionando solo tre vittorie in 17 gare al timone degli estensi (poi retrocessi in Serie C).
Al netto di tutto ciò, un altro nome va annoverato in questo elenco degli "anni d'oro", quello di Cesc Fabregas, tecnico in seconda del Como che ha ritrovato la Serie A proprio questo pomeriggio. Appese le scarpette al chiodo la scorsa estate, il classe 1987 (anche azionista del club) viene annunciato come tecnico della formazione Primavera, ma pochi mesi dopo - esattamente il 13 novembre - è promosso in prima squadra a posto dell'esonerato Moreno Longo: debutto con successo, il 25 novembre, contro la Feralpisalò, ma la sua panchina da primo allenatore dura solo un mese. Fabregas, infatti, non è ancora in possesso del patentino Uefa Pro per allenare in Serie B, e la sua deroga scade il 20 dicembre; rimane però nello staff, con la squadra che è affidata a Osian Roberts.
Il suo futuro però è già scritto, è stato a più riprese già annunciato come prossimo allenatore dei lariani. E il suo esordio da primo allenatore di una prima squadra sarà dunque immediatamente in Serie A. Uno step in più rispetto agli altri blasonati centrocampisti. Pardon, ex centrocampisti.
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