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Spezia, ci pensa Gudjohnsen
Serviva una reazione di orgoglio, e forse non sarebbe bastata, ma un primo step era necessario: la classifica dello Spezia continua a essere problematica, ma, in attesa della gara di stasera tra Frosinone e Livorno, i liguri possono tirare un sospiro di sollievo, perché una scossa c'è stata. Soprattutto mentale, che era di fatto quello che serviva. I punti sono solo 7, pochi, ma la vittoria sul Pescara potrebbe essere l'apripista di un nuovo volto del torneo.
Ci pensa Gudjohnsen - A salvare la squadra, e probabilmente anche la panchina di mister Vincenzo Italiano, ci ha pensato Sveinn Aron Gudjohnsen, subentrato a Gyasi al 15' della ripresa: l'islandese, grazie a un fisico strutturato, va a far la punta centrale, e qualcosa accade, perché la squadra si infiamma. Prima il pareggio di Bartolomei, che risponde al gol del pescarese Machin, poi la maglia di Gudjohnsen. Da un calcio d'angolo conquistato dagli aquilotti, e battuto proprio da Bartolomei, arriva il colpo di testa dell'attaccante, che vale il vantaggio. E a margine del match, chiuso in sofferenza, anche tre punti pesanti. Facevo un attimo rifiatare l'ambiente. Al netto delle problematiche tutt'ora esistenti.
Un attacco spuntato - L'errore del club, in fase di mercato, è stato probabilmente quello di non trovare un vice Andrej Galabinov. Il bulgaro deve fare i conti con una condizione fisica non al top, ma la sua assenza sta iniziando a pesare, con Emmanuel Gyasi che rende meglio nel suo naturale ruolo di ala piuttosto che come punta centrale. E con Federico Ricci e Soufiane Bidaoui che devono ancora trovare la giusta intesa.
Ricorrere agli svincolati non è forse la soluzione, ma a gennaio qualcosa dovrà essere rivisto.
Ci pensa Gudjohnsen - A salvare la squadra, e probabilmente anche la panchina di mister Vincenzo Italiano, ci ha pensato Sveinn Aron Gudjohnsen, subentrato a Gyasi al 15' della ripresa: l'islandese, grazie a un fisico strutturato, va a far la punta centrale, e qualcosa accade, perché la squadra si infiamma. Prima il pareggio di Bartolomei, che risponde al gol del pescarese Machin, poi la maglia di Gudjohnsen. Da un calcio d'angolo conquistato dagli aquilotti, e battuto proprio da Bartolomei, arriva il colpo di testa dell'attaccante, che vale il vantaggio. E a margine del match, chiuso in sofferenza, anche tre punti pesanti. Facevo un attimo rifiatare l'ambiente. Al netto delle problematiche tutt'ora esistenti.
Un attacco spuntato - L'errore del club, in fase di mercato, è stato probabilmente quello di non trovare un vice Andrej Galabinov. Il bulgaro deve fare i conti con una condizione fisica non al top, ma la sua assenza sta iniziando a pesare, con Emmanuel Gyasi che rende meglio nel suo naturale ruolo di ala piuttosto che come punta centrale. E con Federico Ricci e Soufiane Bidaoui che devono ancora trovare la giusta intesa.
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