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L'ex Salernitana Giampaolo: "I calciatori non devono avere alibi"

L'ex Salernitana Giampaolo: "I calciatori non devono avere alibi"TUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
venerdì 5 aprile 2019, 14:00Serie B
di Luca Esposito
fonte Tuttosalernitana.com

Intervenuto a Radio MPA durante la trasmissione TuttoGranata, in onda ogni giovedi alle ore 19, l'ex attaccante della Salernitana Federico Giampaolo ha rilasciato dichiarazioni interessanti soffermandosi su diverse tematiche:

Salernitana in crisi, il cambio di guida tecnica ha peggiorato addirittura le cose...

“Se non vivi le situazioni in prima persona non puoi capire cosa non stia funzionando. Conosco bene Colantuono e l’ho vissuto ai tempi del Bari, non mi spiego effettivamente perché abbia dato le dimissioni. Ora è arrivato Gregucci, un allenatore che ha sempre praticato un calcio propositivo che mira ad imporre il gioco. Bisogna capire se la squadra è stata costruita per questo tipo di calcio. E' nelle difficoltà che si vedono le potenzialità della società, del mister, dell'organico e della piazza. Il tifo è importante e deve dare la spinta necessaria”.

Eppure ci sarà diserzione anche contro il Cittadella...

“La passione dei salernitani è incredibile, il mio ricordo è indelebile. La curva era piena già due ore prima dell’inizio della partita, il calore della Sud è invidiabile. Quest’anno c’erano grosse aspettative, evidentemente se anche un pubblico del genere ha deciso di disertare c’è grandissima delusione. L’annata è stata negativa, ma ritengo che chi vuole bene alla Salernitana deve continuare a sostenerla. Nessun giocatore scende in campo per perdere le partite, tutti vogliono vincere sia per la squadra, sia per sé stessi. Ci sono delle dinamiche che sfuggono ad ogni logica e, quando le cose vanno male, bisogna abbinare una contestazione rispettosa al tifo per la maglia. I problemi si risolvono sostenendo la Salernitana al massimo, in questo modo arriveranno i punti necessari. I calciatori non devono avere alibi, se la prenderebbero con la piazza che li ha “abbandonati”: vanno responsabilizzati! La pressione? C’è, ma in B ti fanno sentire come fossi in A. Non ci vuole nulla ad infiammare la torcida granata”.

I suoi ricordi più belli?

“Ci sono tanti aneddoti, l’anno della serie A fu spettacolare e ricordo tante cose. Battemmo 1-0 la Juventus in casa, contro Zidane e tanti fuoriclasse. I calciatori bianconeri, pur abituati a palcoscenici importanti, rimasero impressionati dello strapotere dell’Arechi, uno stadio pienissimo già due ore prima dell’inizio della gara. Eravamo una squadra giovane, ma di prospettiva. Conquistammo tantissimi punti, ma non ci salvammo ed è un rammarico grande. Se avessimo mantenuto la categoria si poteva aprire un ciclo importante. Delio Rossi? Ha fatto tantissimo a Salerno, ma con Oddo obiettivamente ci fu una svolta pur con un calendario durissimo. Tutti ricordate cosa è successo a Piacenza, c’è poco altro da aggiungere. So che a 38 punti in altri anni c’era l’Intertoto, noi invece tornammo in serie B”.

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