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Quale futuro per la panchina del Lecco - L'assoluta priorità è definire il futuro societario

Quale futuro per la panchina del Lecco - L'assoluta priorità è definire il futuro societarioTUTTO mercato WEB
domenica 31 marzo 2024, 14:34Serie B
di Claudia Marrone

Prima Luciano Foschi, confermatissimo dopo la strepitosa cavalcata che ha portato alla Serie B, poi Emiliano Bonazzoli - che di fatto doveva coadiuvare il tecnico in seconda Andrea Malgrati (sprovvisto di patentino), poi Alfredo Aglietti, che non si capisce quando sia gradito; "può essere arrabbiato quanto vuole ma a me non interessa, se va via mi farebbe un favore", aveva dichiarato il presidente Paolo Di Nunno, dopo aver per altro auspicato che i telefoni dei suoi calciatori - definiti da Serie D - fossero messi sotto controllo, per presunte combine. Un brevissimo riassunto di quello che è stato l'anno cadetto del Lecco, ora fanalino di coda della graduatoria, e con il futuro ancora da scrivere.

Non solo per quella che sarà la categoria dove giocare il prossimo anno, ma anche per la proprietà. La famiglia Di Nunno ha da tempo annunciato il volersi disimpegnare dal club, con il presidente che ha confermato l'incontro con il magnate cinese Alex Lin (sponsor per i prossimi tre anni anche dell'Inter, tramite la Skyland Energy), non però unico soggetto interessato alla società, sulla quale torna a mettere gli occhi il colosso Eusider, holding da 12 aziende che fa da capofila nel mondo dell’acciaio provinciale, e anche un misterioso gruppo americano. Probabilmente, in tal senso, sarà decisiva la prossima settimana, ma se non ci fosse il passaggio di mano - e le parole di Di Nunno su Lin fanno venire dubbi ("non so se abbia veramente intenzione di comprare. Se mi portano i soldi, bene, altrimenti queste sono soltanto chiacchiere") - ci sarà da capire se l'attuale proprietà vorrà iscrivere il club in qualche categoria professionistica o se rimettere tutto nelle mani del sindaco.

Si capisce quindi che la panchina è l'ultimo dei problemi del sodalizio bluceleste, che, a ogni modo, cambierà radicalmente sotto diversi aspetti. Sia con i Di Nunno che con una eventuale nuova proprietà.

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