Venezia, Vanoli: "Una grande prestazione e un peccato tornare con 0 punti"

Paolo Vanoli, allenatore del Venezia, ha commentato in conferenza stampa la sconfitta contro il Como. Questo quanto riportato da tuttoveneziasport.it.

Il match:

“Siamo arrivati qua e abbiamo fatto una grandissima prestazione. Poi chiaramente bisogna guardare al risultato. Come si suol dire gol sbagliato gol subito, siamo entrati benissimo nonostante fosse la terza partita. Faccio i complimenti a questi ragazzi perché ho visto una vera squadra, non dobbiamo abbatterci e restare lì perché siamo tutte lì. Per la mole di gioco fatta soprattutto nel primo tempo la qualità per mettere in porta più giocatori doveva esserci. Il puntare l’uomo saltare e crossare. Per il resto posso solo elogiarli”.

Sulle fasce diverse occasioni:

“L’abbiamo preparata sull’ampiezza perché giocando a 5 avevamo vantaggio lì. Forse l’abbiamo sfruttato troppo poco, poi venendo dentro al campo l’ultimo passaggio è stato così così. Per stare là in alto devi avere la freddezza che ti serve per concretizzare meglio. Sono step da fare, quello che dispiace è che dopo una prestazione del genere torni con 0 punti. Sappiamo che questa è la B e che ogni gara presenta difficoltà, dobbiamo subito ripartire”.

Ci sono tecnici come lei che stanno facendo un progresso lungo, altri come De Rossi e appunto Fabregas invece arrivano subito, come lo giudica?

“Non posso giudicarlo, il mondo del lavoro è questo. Sto facendo il mio percorso, che è fatto di gavetta, sono orgoglioso e felice di fare quello che sto facendo. Se arriverà l’occasione di andare su vedremo, penso che forse oggi, nel mondo in generale, con i giovani si vuole tutto subito, non si passa più dal sacrificio e dalla gavetta, bisogna lavorare e sudare perché quello che ottieni dopo è ancora più bello. Oggi insieme a questi ragazzi dobbiamo essere tutti orgogliosi di quanto stiamo facendo perché novembre scorso eravamo ultimi in classifica, la delusione loro è comprensibile, ma stanno facendo il loro percorso e dobbiamo imparare a risettare e ripartire. Sono contento di De Rossi, anche per Fabregas, al Chelsea ho avuto il piacere di allenarlo e giocatori così al mondo ce ne sono pochi, lui era il centrocampista perfetto. Penso che potrà fare bene anche da allenatore in prospettiva”.

Pohjanpalo come valore assoluto forse è addirittura da Champions considerando che è anche già stato al Bayer Leverkusen:

“Posso dire solo che oggi sono fortunato ad averlo. Poi anche lui ha fatto la sua strada, le sue scelte, è un giocatore importante per il Venezia e per la sua nazionale. Ha prospettive future importanti, sta dimostrando anche quest’anno che sa lavorare per la squadra, ce lo teniamo stretto e siamo fortunati”.

Lei in lotta per la Serie A ha messo anche il Catanzaro di recente:

“La Serie B è bella perché è un campionato difficile, lungo, devi sempre rimanere equilibrato nelle situazioni perché c’è un saliscendi continuo, la squadra più lucida arriverà in fondo. Dobbiamo solo aumentare la nostra qualità nell’ultimo terzo dopo una prestazione del genere e questo talvolta è anche solo un pizzico di fortuna se penso alla traversa presa da Tessmann. Poi ci sono dei bomber che possono risolvere con un colpo la partita, è il bello del calcio”.

Le proprietà straniere le vede come un vantaggio o uno svantaggio? Senza pensare per forza al suo presidente ma in un discorso generale visto che è stato anche all’estero:

“Penso che il mondo oggi sia aperto per tutti, internet ha aperto un mondo su tutto. Ben vengano le società che vogliono investire nel nostro paese per migliorarle. Il nostro presidente indipendentemente da quanto sta accadendo nelle infrastrutture sta investendo molto, anche il presidente del Como mi sembra stia investendo in strutture e squadra. Questi fondi a volte penso che il difetto sia che si vuole un po’ tutto subito e si fa fatica a ottenerlo talvolta, spesso si spendono cifre importanti per avere tutto subito e questo passaggio manca”.