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INTERVISTA TC Arezzo, Cutolo: "Non vogliamo fare la fine del Modena"TUTTO mercato WEB
© foto di Federico Gaetano
martedì 20 febbraio 2018, 13:40Interviste TC
di Raffaella Bon
per Tuttoc.com

INTERVISTA TC Arezzo, Cutolo: "Non vogliamo fare la fine del Modena"

Aniello Cutolo, con i suoi 34 anni, nel calcio ne ha viste di cotte e di crude. E continua a vederne, vista la sua attuale esperienza in un Arezzo sempre più allo sbando. TuttoC.com ha intervistato in esclusiva l'attaccante amaranto.

Come mai lo sciopero?
"Lo abbiamo deciso sabato dopo aver scelto di andare in trasferta a Pontedera con i nostri mezzi. Nella giornata insieme all'AIC è stato diramato il comunicato per proclamare lo sciopero. Vogliamo smuovere non solo l'imprenditoria aretina ma anche la Lega e le sedi opportune perché la nostra è la terza squadra che sta per fallire a campionato in corso, così si perde di credibilità. Facciamo fatica ad oggi a capire come possiamo proseguire nel nostro lavoro".

Domani arriverà la Lega?
"Sì, domani ci confronteremo con la Lega anche se non sappiamo se ci sarà anche il presidente Gravina: preferiremmo ci fosse anche lui perché è la sua figura che ci rappresenta. Visti i precedenti recenti, vogliamo un incontro concreto perché prima si agisce e prima si risolve.  Altrimenti si andrà verso qualcosa di brutto, una sconfitta per tutti". 

Quando sono arrivati i primi segnali di questa situazione?
"Tornando indietro sin dall'estate avevamo percepito qualcosa. Man mano che passava il tempo l'allora patron Ferretti ci aveva fatto diverse rassicurazioni per poi disimpegnarsi a novembre  Davanti a noi tante facce si sono presentate e noi gli abbiamo dato fiducia. Pensavamo che si potesse riprendere in maniera regolare credendo nei direttori Gemmi e Riccioli ma a questo punto siamo stati tutti presi in giro, anche loro due".

E Matteoni? 
"Si è presentato il giorno del passaggio delle quote e poi, negli ultimi dieci giorni, non si è visto più. Prima veniva a prenderci in giro dicendo che sarebbe andato avanti anche da solo. Quando son venuti a mancare i vari pezzi come Zavaglia, gli abbiamo domandato come mai non ci fossero più e lui ci ha risposto che l'aveva fatto perché stava per entrare un imprenditore aretino". 

Quando l'avete visto per l'ultima volta?
"Durante la partita in casa contro il Piacenza. Quel giorno ha dichiarato alla stampa di voler mollare mentre a noi ha detto che sarebbe andato avanti fino a giugno. Gli abbiamo chiesto spiegazioni e ci ha risposto che quelle dichiarazioni pubbliche servivano per smuovere l'ambiente. Ci ha illuso anche sulla possibile creazione di uno stadio e di un nuovo centro per il settore giovanile. Da lì è scomparso e ha avuto solo qualche contatto telefonico con dei compagni di squadra raccomandandoci di stare sereni fino al 16 gennaio. Fino a qualche ora prima continuava a prenderci in giro, parlando del fondo inglese ma lì ho capito che era tutta una bufala. Semplicemente la forza della disperazione ci ha fatto credere in lui. Purtroppo in quei giorni era la nostra unica speranza. Adesso, invece, siamo completamente soli: lui è sparito e non credo lo rivedrò più ad Arezzo. Inizio a pensare che sia stato tutto programmato".

Continuerete o no il campionato?
"Domani avremo l'incontro con la Lega. Se non si troveranno soluzioni temo si arriverà al peggio come già successo a Modena. Qui non parliamo solo di calciatori e staff della prima squadra ma anche dei dipendenti che non percepiscono lo stipendio da 4 mesi. Inoltre, tra gli stessi compagni, ce ne sono diversi alla prima esperienza lontani da casa che hanno guadagni minimi e non possono permettersi di di vivere ad Arezzo a loro spese. Diventa sempre più dura giorno dopo giorno".