Top & Flop di Pro Vercelli-Juventus U23

E' la Juventus U23 a sorridere e festeggiare al "Silvio Piola" al termine del derby piemontese contro la Pro Vercelli nel secondo turno dei playoff. La squadra di Zauli ribalta il pronostico e accede alla fase nazionale grazie alla vittoria per 1-0, maturata nella ripresa grazie al gol di Compagnon. Grossi rimpianti per la Pro che ha sprecato il doppio risultato a disposizione.
L’inizio di partita è molto equilibrato, la Juventus U23 è pericolosa con un tiro di Da Graca respinto da un intervento in scivolata di Masi e con una conclusione di Anzolin ben parata dal sempre attento Rizzo. La Pro, però, non resta a guardare: al 24’ ha una doppia clamorosa occasione per passare in vantaggio. Da un calcio d’angolo battuto da Masi è perfetto l’inserimento di Auriletto che colpisce di testa da posizione centrale trovando il riflesso strepitoso di Israel, sulla ribattuta Comi calcia a botta sicura con Anzolin che appostato sulla linea di porta gli nega la gioia del gol. Passano cinque minuti e Comi sì costruisce un’altra grande chance, saltando De Winter in area di rigore e colpendo il palo con un gran diagonale su cui Israel questa volta non avrebbe potuto far nulla. Nella ripresa, la Juventus U23 cambia marcia consapevole di dover vincere per passare il turno. Zauli indovina i cambi togliendo Zuelli e uno spento Iocolano, inserendo Nicolussi Caviglia e soprattutto Compagnon che dopo neanche cinque minuti dal suo ingresso sì inventa il gol del vantaggio con una botta da fuori che supera l’incolpevole Rizzo. Sotto di un gol, la Pro prova a reagire e inizia un lungo forcing con Lerda che inserisce tra gli altri Gatto e Rolando per rianimare il reparto offensivo. Al 74’ la grande occasione per pareggiare capita sul piede di Bunino che tutto solo a due metri dalla porta manda la palla clamorosamente sopra la traversa. Gli ultimi minuti sono un monologo dei padroni di casa, ma Israel, portiere da seguire assolutamente per il futuro, fa suo tutto i cross e allontana tutti i pericoli e può così festeggiare con i compagni la qualificazione alla fase nazionale. Un finale amaro per la Pro Vercelli che chiude qui la sua stagione, in anticipo rispetto alle previsioni. Una stagione sicuramente negativa. Ecco Top e Flop della gara.

TOP

Comi (Pro Vercelli): difficile salvare qualcuno tra i padroni di casa che probabilmente sì trovano sotto nel secondo tempo senza neanche rendersene conto e capirne il perché. L’attaccante è il trascinatore della squadra, prova a scuoterli e trascinarli ad una rimonta che non riesce. Fa sponde, lotta e nel primo tempo è sfortunato quando Anzolin gli respinge sulla linea un tiro a botta sicura e poi il palo gli nega il gol su un bel diagonale. LOTTATORE

Israel & Compagnon (Juventus U23): il portiere mantiene il risultato nel primo turno con due interventi decisivi, il primo su Auriletto è quasi miracoloso. Non sbaglia mai un intervento, uscite sempre perfette che bloccano sul nascere tanti pericoli sui cross dei padroni di casa. Compagnon nella ripresa è la mossa vincente di Zauli, il suo ingresso dà la scossa alla partita. Ci mette cinque minuti e un paio di palloni toccati per trovare il gol che sblocca il risultato. E’ una spina nel fianco con le sue ripartenze. Due giovani (sono rispettivamente classe 2000 e 2001) che mandano avanti i bianconeri. GIOVANI SPERANZE

FLOP

Panico & Bunino (Pro Vercelli): i due attaccanti sono la nota dolente della partita dei padroni di casa. Panico gioca una partita anonima, senza squilli e molto al di sotto delle sue possibilità. Bunino lotta come al solito, ma ha la più grossa occasione per riportare in equilibrio la partita e la sbaglia in maniera clamorosa non inquadrando neanche la porta. Un errore che mette fine alla stagione della Pro. ERRORI DECISIVI

Iocolano (Juventus U23): Zauli gli concede una maglia da titolare, ma l’attaccante non fa nulla per ripagare la scelta. Anzi un paio di giocate velleitarie fanno infuriare il tecnico. Nessuno spunto in fase offensiva, nessun pericolo creato. Una prestazione davvero sottotono che costringe il tecnico a richiamarlo dopo neanche un’ora di gioco. INVISIBILE