Carrarese, Lamma: "I ragazzi meritano questa gioia"

Può andare male una volta: tiri e tiri, non entra e arriva un Galeandro a disegnare il più beffardo dei tabellini.

Ma non può piovere per sempre, soprattutto se gennaio ha già punito oltre i demeriti. E così si prova a sinistra, si prova a destra (nella più classica delle consuetudini di un marmifero 3-5-2) e poi è la soluzione centrale che ti premia e ti fa gioire per la seconda volta in pochi giorni. Schiavi nel sette, al 90': un po' come nei film, ma nulla è qui romanzato. E' tutto vero, tutto meritato, Carrarese sempre specona ma assolutamente generosa e concentrata. Contro un Montevarchi che, dopo l'espulsione di Mussis dopo 25 minuti, ha pensato a salvare la pelle non disdegnando un po' di ostruzionismo che, pure per i non raffinati palati della serie C, è parso sovente eccessivo. Il calcio sa anche essere obiettivo. A volte.

A racccontare il secondo sospiro di sollievo dopo la vittoria di Gubbio (anche lì al fotofinish, segno di una condizione mentale e fisica comunque sempre apprezzabile, al di là della -archiviata? diciamo di sì- striscia negativa, è il tecnico in seconda Giuliano Lamma, oggi sul ponte di comando vista la squalifica di Dal Canto.

"Oggi la squadra è partita bene creando anche delle occasioni" esordisce l'allenatore romano con un più che discreto passato da difensore. "Poi, dopo l'espulsione di Mussis, paradossamente la partita si è fatta più complicata perché il Montevarchi si è arroccato ulteriormente davanti alla propria porta e non è mai facile perché ci sono meno spazi. Nel secondo tempo abbiamo mosso la palla più veloce, insistendo sugli esterni e sulla loro attitudine nell'uno contro uno e devo dire che abbiamo colto una vittoria meritata. La scelta di insistere con il 3-5-2? E' inutile cambiare modulo per niente, la squadra produceva gioco e quando la squadra macina gioco cambiare serve a poco. Poi a dieci minuti dalla fine siamo passati al 4-4-2 (togliendo Marino per l'esterno di centrocampo Coccia, ndr) ma, a dire il vero, è stata una partita risolta da una azione nata da calcio d'angolo. I ragazzi le prestazioni le hanno sempre fatte, anche quando i tabellini non erano positivi. Ma nel calcio il risultato è più importante delle prestazioni: questo fa sì che i tabellini a volte falsano il valore dei ragazzi e la voglia che hanno di vincere la partita. Nelle ultime due partite qualcosa è tornato indietro e i ragazzi meritano di provare queste emozioni positive".