La Serie D precorritrice della regola dei mister. Ma con sostanziali differenze dai tornei pro
Giorni abbastanza convulsi nel calcio professionistico, con Cristiano Lucarelli che ha scritto la storia: il mister, dopo le stagioni 2017-2018 e 2019-2020, è tornato ad allenare il Catania, e lo ha fatto dopo essere stato esonerato dalla Ternana. Situazione resa possibile dal nuovo accordo collettivo degli allenatori, che a coloro che vengono esonerati entro il 20 dicembre dà la possibilità di tornare subito in pista, senza dover attendere necessariamente il successivo campionato. Grossa novità per il professionismo, situazione già nota in Serie D.
La Serie D come "antenato" di questa nuova regola
Già dalla passata stagione, in Serie D si poteva vedere un tecnico su due panchine nella medesima annata, a patto che lo stesso fosse esonerato entro il 30 novembre e andasse ad allenare in un girone differente a quello della squadra con cui iniziava il proprio percorso (oppure in un altro campionato): una svolta allora sicuramente epocale, che aveva però la discriminante del raggruppamento. Cosa di non poco conto, che evita situazioni anomale che invece si possono vedere nel professionismo: un tecnico esonerato da un club, può affrontarlo magari già dopo due settimane alla guida di una nuova formazione. Nessun vuol vedere il marcio dove questo non c'è, sia chiaro, ma la situazione è quantomeno particolare.
L'esperimento ha però funzionato
Si snobba spesso quanto proposto dalla Serie D, e troppe volte anche la categoria stessa, ma la nuova regola ha a quanto pare impressionato positivamente anche i tornei professionistici. Con applicazione ovviamente differente, come già detto, ma c'è da evidenziare di quanto la quarta serie sia stata precorritrice di uno stravolgimento del mondo pallonaro italiano.