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La Nazione - Spezia, strepitosa vittoria contro il Venezia. Primo tempo chiuso in svantaggio. Pio Esposito e Reca ribaltano tuttoTUTTO mercato WEB
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sabato 11 maggio 2024, 10:02Spezia
di Marco Lombardi
per Tuttob.com

La Nazione - Spezia, strepitosa vittoria contro il Venezia. Primo tempo chiuso in svantaggio. Pio Esposito e Reca ribaltano tutto

"Strepitosa vittoria contro il Venezia. Primo tempo chiuso in svantaggio. Pio Esposito e Reca ribaltano tutto", titola La Nazione. 

Sotto di un gol, nella ripresa i bianchi tirano fuori grinta, orgoglio e una prestazione da dieci e lode. 

Un testa-coda che inizia in un’atmosfera spettacolare, con una coreografia che farebbe invidia a molte squadre di A e finisce in gloria, con il pubblico che invade festosamente nella più pura tradizione british che questo stadio continua a conservare intatta nonostante tutto, festeggiando una salvezza diretta che qualche mese fa sarebbe stata utopia. D’Angelo è il vero artefice di questo mezzo miracolo, grazie alla sua cocciutaggine nel chiedere rinforzi adatti e nel ricompattare come una falange un gruppo che era allo sbando. Il tecnico abruzzese insiste nella difesa a tre, con Bertola al posto dello squalificato Nikolaou sulla sinistra e conferma il tandem d’attacco Pio Esposito - Di Serio. Il Venezia schiera la formazione tipo e ha una panchina che in buona parte sarebbe titolare in maglia bianca, a sottolineare i ventinove punti di distacco, non certo figli del destino cinico e baro. Eppure nella partita secca i valori si possono ribaltare, anche se l’avversario all’intervallo era in serie A.

Lo Spezia parte lancia in resta, al 4’ conquista una buona punizione dal limite che Salvatore Esposito calcia di poco alta, ma il Venezia ha un tal Andersen che sa battere bene i corner e lo Spezia si ostina a difendere a zona sulle palle inattive, contro una squadra molto strutturata. Al 12’il primo angolo ospite trova Tessmann tutto solo, ma il colpo di testa è a lato. Dopo una buona occasione spezzina al 15’, con Elia che serve Pio Esposito, due minuti dopo Andersen si ripresenta sulla piazzola dell’angolo: stavolta la palla arriva sulla testa di Idzes, che insacca con facilità. Le congiunzioni astrali sono tutte sfavorevoli, non solo quelle previste, con Ascoli, Ternana e Bari che si portano rapidamente in vantaggio, ma persino quelle non prevedibili, come il gol del solito Tutino che porta in vantaggio il Cosenza a Como. Intanto lo Spezia ci prova, come al 21’, quando il solito Elia scaraventa in area uno dei suoi soliti cross e Hristov si mangia il gol da due passi, ma gli attaccanti hanno le polveri bagnate: Pio Esposito al 28’ colpisce centralmente di testa, al 34’ calcia un debole rasoterra, al 46’ avrebbe l’occasionissima, ma viene murato. Il Venezia è molto più pericoloso e al 26’ potrebbe raddoppiare, ma Zoet è attento su un gran colpo di testa di Pohjanpalo, Gytkjaer la riprende, ma il suo tiro è sballato.

Nella ripresa lo Spezia getta ogni remora e si lancia all’assalto, sostenuto da un tifo incessante. Al 10’ Elia si conquista una sorta di corner corto senza esito, un giro di lancette e Pio Esposito, uscito tra gli improperi all’intervallo, da centro area scaraventa un buon pallone verso la porta, trova una deviazione benigna e la palla finisce in rete. Il Picco esplode come una polveriera e sulle ali del delirio più che dell’entusiasmo in cinque minuti la ribalta, con il solito Elia a servire un cioccolatino in area, sul quale stavolta si avventa Reca di prepotenza per il raddoppio che vale la salvezza. Visto il risultato di Como, il Venezia prova a raddrizzare la sua gondola, fa paura quando avanza, ma non riesce a costruire occasioni davvero pericolose e andrà a giocarsi la promozione nella roulette russa dei playoff.