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Torino, operazione sfoltimento: Juric avrebbe 44 giocatori in rosa
Pensa agli acquisti, tanto da essere in pressing su Messias per tentare l’affondo decisivo anche se dovrà superare la concorrenza della Lazio, ma il dt Vagnati dovrà anche dedicarsi alle cessioni. Il Toro ha una rosa extralarge, colpa dei tantissimi rientri dai prestiti previsti a fine mese: sono addirittura 44, infatti, i giocatori tesserati con il club di via Arcivescovado. E per fortuna che in tre saluteranno perché non riscattati (Bonazzoli, Gojak e Murru), alcuni perché a fine contratto (Damascan, Ferigra, Nkoulou, Procopio e Ujkani) e Boye perché già ceduto, mentre Ansaldi e Milinkovic-Savic sono in scadenza e si sta trattando per rinnovare.
Così, la squadra degli esuberi è particolarmente allargata, con la dirigenza costretta a trovare nuove sistemazioni. Un po’ per far crescere i giovani che rientreranno o che saliranno dalla Primavera, Greco e Kone giusto per citarne alcuni, e un po’ perché non rientrano nemmeno nel progetto del nuovo allenatore Juric, come Djidji e Millico. In più, le grandi delusioni dello scorso campionato, con Linetty che non ha rispettato le attese dei nove milioni di investimento o di Iago Falque che tornerà dopo la retrocessione con il Benevento.
Ma c’è anche chi potrebbe tornare utile proprio nel Toro: è il caso di Aina, con i granata che sono alla disperata di un esterno e ce l’avrebbero di rientro dal Fulham, o di Meite, non riscattato dal Milan ma che per fisicità e potenza rappresenta un profilo interessante per il tecnico croato. Di certo, bisognerà trovare una soluzione per tanti almeno entro il 6 luglio, giorno in cui è programmato (pur non ancora ufficialmente) il raduno al Filadelfia prima di partire per la Val Gardena dopo una settimana di test e allenamenti in città. Al Toro c’è tanto da fare: non solo in entrata, ma anche e soprattutto in uscita.
Così, la squadra degli esuberi è particolarmente allargata, con la dirigenza costretta a trovare nuove sistemazioni. Un po’ per far crescere i giovani che rientreranno o che saliranno dalla Primavera, Greco e Kone giusto per citarne alcuni, e un po’ perché non rientrano nemmeno nel progetto del nuovo allenatore Juric, come Djidji e Millico. In più, le grandi delusioni dello scorso campionato, con Linetty che non ha rispettato le attese dei nove milioni di investimento o di Iago Falque che tornerà dopo la retrocessione con il Benevento.
Ma c’è anche chi potrebbe tornare utile proprio nel Toro: è il caso di Aina, con i granata che sono alla disperata di un esterno e ce l’avrebbero di rientro dal Fulham, o di Meite, non riscattato dal Milan ma che per fisicità e potenza rappresenta un profilo interessante per il tecnico croato. Di certo, bisognerà trovare una soluzione per tanti almeno entro il 6 luglio, giorno in cui è programmato (pur non ancora ufficialmente) il raduno al Filadelfia prima di partire per la Val Gardena dopo una settimana di test e allenamenti in città. Al Toro c’è tanto da fare: non solo in entrata, ma anche e soprattutto in uscita.
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