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tmw / torino / A tu per tu
...con Fabio LupoTUTTO mercato WEB
© foto di Aurelio Bracco
giovedì 27 maggio 2021, 00:00A tu per tu
di Alessio Alaimo

...con Fabio Lupo

“Felice per il Venezia, lavoro che parte da lontano. Playoff? Credevo nel Lecce... Monza senza identità. Milan-Donnarumma, credo ancora in certi valori...”
Sfida da Serie A questa sera per il Venezia che affronterà il Cittadella per la finale dei playoff. Per il Venezia un lavoro che parte da lontano, dal lavoro dello scorso anno targato Fabio Lupo. “Sono felice per il gruppo, per la società e la tifoseria. Sicuramente riconosco al mio lavoro e a quello di Armando Ortoli di aver creato un’identità tecnica e morale. Collauto e Poggi poi sono stati bravi a far salire ulteriormente la qualità dell’organico e a scegliere Zanetti che io avevo già individuato come sostituto di Dionisi. In questo Venezia riconosco l’identità tecnica e morale del nostro lavoro”, dice l’ex direttore sportivo arancioneroverde.

Il Venezia parte avvantaggiato...
“Ha messo una grossa ipoteca nella partita di andata con una prestazione di alto livello, al contrario del Cittadella che non ha giocato al meglio delle proprie possibilità, ma è una squadra che ha carattere e quindi sarà una partita combattuta”.

La finale di stasera è inedita...
“Un mese e mezzo fa era tra le meno probabili. Ma è una finale che premia le due squadre che hanno avuto maggiore continuità. Il Cittadella non è una sorpresa, neppure il Venezia che quest’anno si è rafforzato. Mi aspettavo però di più dal Lecce, pensavo venisse promosso direttamente”.


Ha deluso il Monza...
“Quest’anno la Serie B ha premiato squadre con un’identità tecnico tattica ben precisa. Per questo credevo nel Lecce. Al Monza pur riconoscendo un ottimo organico non ho riconosciuto un’identità: ha cambiato tanto, poi Boateng che doveva essere il trascinatore non ha dato quanto ci si aspettasse”.

E Balotelli?
“È arrivato con grandi aspettative ma probabilmente non era al top della condizione e così ha fatto fatica. Ha inciso poco”.

Donnarumma-Milan il caso del mercato. Il portiere andrà via a zero.
“Facevo il tifo affinché restasse al Milan. Sarebbe stato un bel segnale di romanticismo. In certi valori credo ancora. Donnarumma avrebbe dovuto essere più chiaro nei confronti del proprio agente. Il Milan gli ha permesso di essere dov’è. Ma non ho condiviso questi tentennamenti. Faccio i complimenti al Milan che ha dato un segnale su come vanno gestite certe situazioni”.