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Udinese, Cannavaro in conferenza: "La vittoria a Lecce non ci deve far pensare di essere salvi"
venerdì 17 maggio 2024, 11:30Primo Piano
di Alessandro Vescini
per Tuttoudinese.it

Udinese, Cannavaro in conferenza: "La vittoria a Lecce non ci deve far pensare di essere salvi"

Primo match point salvezza sui due disponibili per l'Udinese. I bianconeri, dopo aver vinto 0-2 al Via del Mare contro il Lecce, ospitano al Bluenergy Stadium l'Empoli dell'ex Davide Nicola, chiamato a fare punti per evitare di inguaiarsi troppo nella lotta per non retrocedere. Nonostante l'entusiasmo per l'ultimo successo, e uno stadio che si appresta a essere sold out per l'ultima in casa, Fabio Cannavaro predica calma e attenzione e lo ha confermato anche in conferenza stampa. 

I giocatori sanno dell'importanza della gara con l'Empoli?

"Penso che chi fa sport sa anche che deve vincere. Non mi sfiora minimamente il fatto che i miei giocatori vadano in campo per perdere. Non penso alla prossima gara ma sono concentrato sull'Empoli. Solo facendo bene le nostre cose possiamo arrivare a raggiungere il nostro obiettivo. Se pensiamo al dopo ci vengono i dubbi e la paura. Domenica dovremo usare la testa perché andiamo a giocare contro una squadra che per motivazioni e cattiveria è sicuramente alla pari nostra, hanno un allenatore abituato a questo tipo di partite e hanno tutto quello che c'è bisogno per mettere in difficoltà chi gioca in casa". 

Come sta Pereyra?

"Sicuramente è un giocatore fondamentale per noi, ma come tutti quanti, non posso concentrarmi solo su un giocatore. Sicuramente vanno gestiti, sulla carta vedo tanti ragazzi, poi però so che vanno gestiti, so cosa mi possono dare. Devo cercare di dare le motivazioni a tutti quanti e sicuramente vanno gestiti. So quello che il Tucu mi può dare ma a Lecce mi è piaciuto l'atteggiamento di tutti quanti i reparti. A Lecce abbiamo giocato da squadra e dobbiamo fare così per mettere in difficoltà". 

Ehizibue invece?

"Era stanco e deve imparare a gestire le sue qualità. Pur essendo un quinto deve capire quando accompagnare l'azione. Meglio che va tre volte e fare tre cross, piuttosto che dieci volte e ne fa poi uno solo".

È il primo match point?

"È come una semifinale, se fai bene vai in finale altrimenti ci giochiamo il terzo o quarto posto. I miei giocatori sono molto intelligenti e lo sanno. Andiamo a giocare contro una squadra che ha caratteristiche importanti e a livello di testa non deve subentrarci la paura. Sono esigente con loro non chiedendo la vittoria ma chiedendo di avere una buona organizzazione e un buon possesso palla per avere le chance per provare a vincere". 

Ti piacerebbe essere qui ancora?

"Sono abitudinario e non scaramantico. Se devo essere sincero non ci ho pensato perché ho solo un obiettivo e finché non sarà raggiunto non penso ad altro. Sono stato chiamato la sera prima e mi sono catapultato qui. Ho avuto la fortuna di trovarmi in un ambiente in cui tutti sanno cosa fare e io posso pensare solo ad allenare. Non siamo riusciti purtroppo a recuperare degli infortunati che sarebbero importanti per la squadra, speriamo che per l'ultima rientrino perché abbiamo bisogno di tutti. Il fatto che abbiamo vinto a Lecce non ci deve far pensare di essere salvi. Noi all'interno dobbiamo preparare tutto, anche un'eventuale spareggio. Per il futuro poi vedremo".

A che punto è la consapevolezza della squadra?

"C'è da migliorare ancora tanto, a Lecce in certi momenti siamo tornati a pensare a livello individuale. Avevamo dei momenti in cui uno faceva la pressione e gli altri erano fermi. Vedo però che su certi concetti, in entrambe le fasi, i ragazzi stanno cominciando a imparare. Cercare di gestire meglio la palla ci aiuta. Delle cose positive le ho viste ma c'è ancora tanto da lavorare".

Il rientro degli attaccanti ti permette di fare più rotazioni ed essere coraggiosi?

"Dobbiamo avere una buona fase difensiva di non possesso per creare qualcosa poi in attacco. Dobbiamo essere noi a portare l'avversario all'errore".

Success è un giocatore recuperato: che corde hai toccato?

"Penso di aver parlato con tutti quanti. La cosa che mi è piaciuta da quando sono arrivato è la grande partecipazione da parte di tutti. Ha avuto un anno difficile ma se penso che ha 28 anni so che è nel meglio della sua carriera e può ancora dare tanto a questa squadra. Se durante l'allenamento vedo gente che si impegna anche quando non ha la casacca è un valore aggiunto per tutti quanti. Devo fare i complimenti ai miei giocatori per lo spirito e la disponibilità".