Udinese, missione compiuta per Cannavaro: adesso c'è da decidere il futuro

Missione compiuta. Arrivato all'Udinese con l'obiettivo di salvare la squadra, Fabio Cannavaro ci è riuscito all'ultima giornata. Decisivo il successo sul Frosinone che, a prescindere dal risultato di Empoli-Roma (importante per condannare i ciociari), ha consentito ai friulani. Non sarebbe un'impresa, se si considera che l'ultima retrocessione dei friulani risale addirittura al campionato 1993/1994. Ma il cambio in panchina certifica che la società ha ritenuto necessaria una svolta dopo l'esonero di Gabriele Cioffi.

Due vittorie in cinque partite. È questo il bilancio di Cannavaro come tecnico dell'Udinese. Un solo ko, ma difficile da contare: quello all'esordio contro la Roma, poco più di dieci minuti di partita se così si può chiamare. Poi la capacità di tenere botta negli scontri diretti, come evidenzia il 2-0 al Lecce. Non un gioco spumeggiante, ma la media punti - pur se su un campione limitato di gare - è salita. E sul tema bisogna anche capire dove arriva la rosa dell'Udinese. E gli infortuni di Pereyra e Thauvin, entrambi rimasti fuori dalla gara dello Stirpe, non hanno certo reso più semplici le cose.

E ora? Adesso, il tema diventa quello del futuro, se insieme o no. Cannavaro, che in A ha esordito da allenatore proprio in questa stagione, ha infatti firmato un contratto "semplice", con scadenza fissata al 30 giugno 2024. "Se devo essere sincero non ci ho pensato perché ho solo un obiettivo e finché non sarà raggiunto non penso ad altro - ha dichiarato il Pallone d'Oro 2006 qualche giorno fa a tal proposito - sono stato chiamato la sera prima e mi sono catapultato qui. Ho avuto la fortuna di trovarmi in un ambiente in cui tutti sanno cosa fare e io posso pensare solo ad allenare". Adesso, però, arriva il momento di pensare a cosa fare da grandi.