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La storia inaspettata di Rodrigo De Paul: l'argentino si è fatto dièz e ha conquistato l'Albiceleste
venerdì 28 settembre 2018, 18:43Primo Piano
di Stefano Pontoni
per Tuttoudinese.it

La storia inaspettata di Rodrigo De Paul: l'argentino si è fatto dièz e ha conquistato l'Albiceleste

Tra i sei italiani convocati da Lionel Scaloni, ct dell'Argentina, in vista delle amichevoli contro Iraq e Brasile, in programma rispettivamente il 12 e il 16 ottobre in Arabia Saudita, la grande novità è Rodrigo De Paul. Il bianconero, un po' a sorpresa diciamocelo, è stato premiato dal commissario tecnico dopo le ottime prestazioni fornite in avvio di stagione con l'Udinese. 

Un avvio sfavillante quello del diez bianconero, condito da quattro reti, rigore a parte una più bella dell'altra, ma soprattutto da un modo di giocare diverso. Quello di inizio stagione è un De Paul tutto nuovo, con la garra, tanto per dirla all'argentina. Cosa che nelle passate stagioni in bianconero non si era mai vista. Perché la qualità, a tratti, anche si intravedeva ma ciò che mancava poi era sempre la testa, la mentalità da grande giocatore. Un trequartista non atipico ma apatico, che teneva troppo nei piedi il pallone e si lamentava dei compagni. 

La cura Velazquez, che lo responsabilizzato, e quella di Pradè, che gli ha fatto capire subito che doveva rigare dritto, stanno giovando e ora possiamo ammirare, finalmente, un dieci, se non ancora all'altezza degli illustri predecessori, almeno capace di trainare la squadra. Perché la nuova Udinese non è costruita attorno a Lasagna ma attorno a De Paul, è lui il direttore d'orchestra bianconero. Un dieci che come un leone sa lottare su tutti i palloni, che si sacrifica per chi gli sta in fianco, che non molla fino al novantesimo.

Chi se lo sarebbe mai immaginato? Nessuno, siamo sinceri. Dopo le parole d'addio del suo agente Bruno Conti, non il vero ma una copia, tutti pensavamo che la storia di RDP10 a Udine fosse finita. Ed eravamo tutto sommato anche contenti di ciò, visto il giocatore a tratti svogliato e con la testa altrove della passata stagione.

Ma poi il calcio è strano e come sempre ci sa regalare storie inaspettate. Storie fantastiche che partono da Udine e finisco nell'Albiceleste, storie che vorremmo sempre vivere.