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Promozione, Bottecchia e Zanotel. Non c'è ancora il nome ma il "nuovo" Pordenone riparte da quì
domenica 5 maggio 2024, 15:06In Copertina
di Redazione TuttoPordenone
per Tuttopordenone.com
fonte Giuseppe Palomba - Il Gazzettino di Pordenone

Promozione, Bottecchia e Zanotel. Non c'è ancora il nome ma il "nuovo" Pordenone riparte da quì

In città tornerà a sventolare la bandiera neroverde. Lo farà con una squadra che militerà nel campionato di Promozione e che giocherà le sue gare interne nello storico impianto cittadino del Bottecchia. A garantirlo è stato Gian Paolo Zanotel proprio come fece nel 2004 quando con Zuzzi e Bolzonello fece ripartire il ramarro dopo la gestione Setten. Questa volta lo farà dopo l'era Lovisa, capace di portare il ramarro nel punto più alto della sua storia centenaria (con la serie B) ma che dopo il recente fallimento l'ha visto anche sparire dal panorama calcistico italiano, con la 1° squadra non iscitta in nessun campionato federale.

“Si ripartirà dal campionato di Promozione e la squadra giocherà al Bottecchia. Puntiamo ad un vero e proprio ritorno alle origini puntando su gente che vuole bene a questi colori. Non è il momento di svelare tutte le mosse adesso, aspettiamo che finisca l'attuale stagione e poi vi metteremo al corrente di tutti gli altri dettagli, a partire dai nomi di chi ha deciso di sostenere la nuova esperienza così come l'allenatore che abbiamo già individuato”.

Sono queste le parole chiave pronunciate dall'imprenditore, ospite atteso nella serata dei ricordi per celebrare i 10 anni dalla promozione in Serie C che si è svolta al bar San Quirino sede del fan Club PN Neroverde 2020 ed organizzata dai giornalisti Marco Agrusti, Alberto Bertolotto e Massimo Radina. C'erano anche il bomber Emil Zubin (200 reti in neroverde), il pordenonese Denis Maccan, Gianni Careri, Matteo Nichele e Nicholas Pramparo, indimenticati neroverdi in campo. In sala tra i tanti anche un commosso Gianpaolo Zuzzi e Marco Michelin.

La serata è stata dedicata anche al direttore sportivo di allora Sergio Pinzin, scomparso nel 2018.

Alla domanda chi sarà il nuovo presidente, Zanotel risponde senza esitazione. "Sarò certamente io!".

Resta invece il dubbio sul nuovo nome del sodalizio, per quello bisognerà attendere. Di certo non potrà chiamarsi Pordenone Calcio. Come detto ripartirà dalla Promozione. Il tutto grazie al lovoro di questi mesi tra Zanotel, politica locale e Federcalcio Regionale, garantendone l'scrizione in sovrannumero.

"Abbiamo sempre detto che in una situazione del genere dove si proponeva di far ripartire un progetto calcistico in città, il nostro Comitato avrebbe fatto il possibile per dare una mano". - ha confermato Claudio Canzian presente alla serata - "Da ex neroverde sono contento perchè la rinascita calcistica a Pordenone porta benefici a tutto il territorio. Infine - aggiunge Caio - faccio i complimeti a chi ha organizzato questa serata, il Popolo neroverde ne aveva bisogno dopo un anno senza calcio. Poi ci ha pensato Zanotel a mettere la ciliegina sulla torta...".

Non manca però tutta la gioia dello storico tifoso neroverde Dario Rosolen che garantisce di riprendersi il suo vecchio posto al Bottecchia, posto nel quale ha tratto ispirazione proprio dei quadri regalati alla società dell'allora presidente Lovisa. La sua fede neroverde risale agli ultimi anni ’60 e sempre sullo stesso seggiolino escluse le recenti parentesi ad udine, Lignano e poi Fontanafredda.

“Io seguo i ramarri sin da quando erano in 2° Categoria e garantisco che continuerò a farlo con grande calore soprattutto adesso – ha detto infatti - il classe ’49, ex titolare del negozio “Ortofrutta Stadio” nei pressi dello Stadio Bottecchia, oggi pittore astrattista figurativo che ha visto i Ramarri in tutte le serie, cadute societarie comprese. "Sono pronto a sottoscrivere fin da ora i miei 9 abbonamenti". Un record che il clan Rosolen proverà a battere quest’anno. In famiglia il pittore contava nell'ultima stagione ufficiale del Pordenone ben 9 abbonati: lui stesso, la moglie Maria, la figla Katia, il figlio Cristian, la nuora, il genero e i nipoti Davide, Erika e Maria. E' stato anche premiato dalla vecchia società neroverde come famiglia con il maggior numero di abbonamenti sottoscritti. Rosolen in passato fu anche gestore dei ramarri, nel 1994, dopo le dimissioni di Bongiorno. Si auto tassò, insieme ad altri tifosi, per far sopravvivere la società.