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Twente-Venezia, i Più e i meno, carichi ancora da smaltire per qualcuno, ma si vedono sprazzi del gioco che conosciamoTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
mercoledì 4 agosto 2021, 13:00Focus
di Davide Marchiol
per Tuttoveneziasport.it

Twente-Venezia, i Più e i meno, carichi ancora da smaltire per qualcuno, ma si vedono sprazzi del gioco che conosciamo

Dopo la vittoria sul Twente per 0-1, vediamo i passaggi più o meno convincenti di questo successo in amichevole, sottolineando che alla fine la prestazione di tutti è almeno sufficiente, segno di come la squadra stia lavorando bene in questo ritiro.

PIU'

- Maenpaa, sempre sicurezza. Anche se un amichevole, l'estremo difensore finlandese conferma di essere una garanzia tra i pali, mantenendo sempre il giusto livello di tensione. È chiamato a un solo intervento importante, ma il riflesso mostrato in quella frazione di secondo è d'alto livello. La porta almeno per i primi match in A sarà sua e, dopo un finale di B ottimo, le premesse sono rassicuranti;

- Peretz, già leader in mezzo. L'isrealiano è arrivato al Venezia dopo un'avventura importante al Maccabi Tel Aviv, giocando anche diverse partite in coppe europee. Per quanto considerata nazionale non di prima fascia, non si ottiene la fascia per nulla e Dor conferma di unire personalità alla tecnica. È già un perno importante a centrocampo e, visto il precampionato, sarà con tutta probabilità uno dei pilastri di questa squadra;

- Di Mariano già scoppiettante. È vero, davanti al portiere sciupa l'occasione, mentre Forte insacca l'unica palla gol a disposizione. Però è sicuramente Kekko il giocatore più attivo dell'amichevole col Twente. Fa continuamente la fascia correndo tantissimo e dando respiro alla squadra nel forcing iniziale degli olandesi. Quando riuscirà anche a diventare cattivo al punto giusto in area (anche l'anno scorso qualche gol è mancato) allora la sua crescita sarà quasi ultimata;

- Aramu, entra e sforna due assist. Il diez resta sempre il diez. Entra in campo in un match abbastanza bloccato e che il Venezia stava iniziando a controllare, senza però riuscire a trovare lo spunto giusto. L'ex Toro entra e mette subito un assist perfetto in area per Forte. Il mancino colpisce di nuovo su punizione, pennellando un altro traversone per Karlsson, anche se il gol viene ingiustamente annullato.

MENO

- L'avvio di gara. In partenza il Venezia sembra un po' contratto. Tanti errori in fase di palleggio e abbastanza insoliti in realtà. Sicuramente il pressing del Twente inizialmente ha creato problemi, però la squadra nel primo tempo non sembrava essere sciolta come dovrebbe essere. Poi nella ripresa i Leoni scendono in campo con più convinzione e i cambi finiscono col fare la differenza;

- Fiordilino, impacciato. Luca sembra ancora un po' indietro di condizione, forse anche messo in un ruolo che non era più abituato a fare. Il ragazzo infatti è ormai mezzala e per il match viene schierato inizialmente play viste le assenze di Tessmann e Vacca. Sbaglia tanti appoggi, segno che serve ancora un po' per arrivare al top della forma, poi il ritorno al suo ruolo gli permetterà di sganciarsi un po' di più;

- Dezi, in ombra. Non ancora al meglio come il compagno. Poco mobile, non riesce a trovare la quadra, restando abbastanza nascosto e quindi non riuscendo a far valere la sua qualità. Il suo lato nel primo tempo funziona un po' poco, segno che c'è ancora da lavorare qualche giorno per recuperare lo smalto.

- Ebuehi, può spingere di più. Quando arriverà al top della condizione lo vedremo spingere di più. Parte molto piano, sciogliendosi solo dopo diversi minuti. In difesa fa un errore però poi dimostra di saperci fare, con una diagonale salvifica e un'altra che aiuta la retroguardia al momento giusto. Anche per lui come per gli altri serve tempo per smaltire i carichi di lavoro.