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Venezia-Verona 3-4, le pagelle: Simeone firma la rimonta, Ceccaroni croce e deliziaTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
lunedì 6 dicembre 2021, 06:38Serie A
di Luca Chiarini

Venezia-Verona 3-4, le pagelle: Simeone firma la rimonta, Ceccaroni croce e delizia

Venezia-Hellas Verona 3-4

VENEZIA (a cura di Luca Esposito)

Romero 5,5 - Per 50 minuti è assoluto protagonista, la parata su Veloso è spettacolare. Poi esce a vuoto e avvia l'azione che porta al calcio di rigore e all'espulsione di Ceccaroni. Lascia il campo con quattro gol sul groppone. Nel finale è eccellente un anticipo a metà campo su Lasagna.

Ceccaroni 5 - Salva un gol praticamente fatto, sblocca lo 0-0 con una deviazione vincente in piena area piccola, poi viene espulso per una parata sulla linea di porta. Una ingenuità clamorosa.

Molinaro 5 - Il suo primo tempo è perfetto, corre come un ragazzino e sforna cross a ripetizione. Ma nella ripresa cala nettamente e viene sovrastato da Caprari e Simeone.

Mazzocchi 5,5
- Nel primo tempo spinge moltissimo, gioca alto proprio come gli chiede l'allenatore. Va in sofferenza nella ripresa. Dal 65' Svoboda 4,5 - Entra per dare una mano alla difesa, ma dopo un minuto fa un erroraccio e il Verona pareggia. Esce in ritardo su Caprari in occasione della rete del 3-4.

Caldara 5 - In avvio di gara prende le misure a Simeone, ma alla lunga perde il duello e non riesce mai a fermarlo nell'uno contro uno.

Kiyine 5,5 - Ci mette qualità quando il Venezia è in possesso palla, ma talvolta si specchia troppo e perde il tempo della giocata favorendo il riposizionamento degli avversari. Dal 65' Ebuehi 5 - Ingresso anonimo.

Vacca 6 - Non era al top della forma, fin quando regge disputa una buona gara. Dal 76' Tessmann sv.

Crnigoj 7 - Gran bel giocatore, un centrocampista completo. Segna un gol bello quanto inutile ai fini del risultato.

Aramu 7 - Nel primo tempo disegna calcio, tutte le azioni vincenti partono dai suoi piedi. Si sta confermando anche in massima serie, giocatore imprescindibile. Dal 65' Busio 6 -Qualche interessante azione personale, è l'unico a mettere in apprensione il Verona nel finale

Okereke sv - Dal 13' Jhonsen 6 - Avvia l'azione del 2-0 con una cavalcata impressionante, ha sui piedi il pallone del 4-3 ma perde l'attimo e si fa anticipare.

Henry 6 - come Ceccaroni è croce e delizia. Segna un gran bel gol, poi sbaglia porta e riapre involontariamente un derby che sembrava già chiuso.

Paolo Zanetti 6
- Per un tempo è un Venezia spettacolare e ricco di idee, nella ripresa c'è un crollo emotivo che induce a qualche riflessione.

HELLAS VERONA


Montipò 4,5 - Il tre a zero stappa l'aplomb di Tudor, e a ragione: non c'è una sola ragione apparente che giustifichi un tale temporeggiamento sul disimpegno già di per sé arzigogolato di Dawidowicz.

Dawidowicz 4,5 - Ieri Tudor l'ha definito "leader": un'investitura meritata, per il ruolino delle ultime settimane. Ma quello odierno è un terribile incidente di percorso: si perde Ceccaroni sull'1-0, pasticcia con Montipò sul tris. Chiusura eroica, da infortunato, con i cambi già esauriti.

Ceccherini 5,5 - Un residuo di responsabilità sul due a zero del Venezia è anche suo: accorcia un po' in ritardo su Johnsen, che propizia il gol di Crnigoj. In controllo nella ripresa, complice soprattutto il crollo vertiginoso degli avanti avversari.

Casale 4,5 - Definire disastrosa la sua mezz'ora è eufemistico. La difesa balla come non mai, gli attaccanti del Venezia sbucano da ogni angolo. Lui ha gravi responsabilità sul bis di Crnigoj: disarmante la facilità con la quale Johnsen gli sguscia via e apparecchia per il compagno. Dal 31' Magnani 6 - Qualche indecisione in avvio, poi non sbaglia un colpo.

Faraoni 6,5 - L'impeto con il quale anche lui è travolto dal Venezia è un incubo dal quale vorrebbe ridestarsi al più presto. Henry lo sovrasta sul tracciante di Aramu e appoggia per Ceccaroni, che pensa al resto. Si rifà con gli interessi nel secondo tempo: suo il colpo di testa che induce Ceccaroni a commettere fallo di mano, suo anche l'assist per il primo centro di Simeone.

Tameze 6 - La variazione sul tema a livello tattico non produce gli effetti sperati nel primo tempo. La linea a cinque è statica e finisce per essere inghiottita dal giro palla lagunare. Si perde nel traffico, tocca pochi palloni e fatica a rifornire la difesa. In decisiva ripresa dopo l'intervallo, un po' come il resto della ciurma.

Veloso 5,5 - Prova a colpire su piazzato, e per poco non trova l'angolo al termine della buriana nel primo tempo. In transizione è però in evidente difficoltà: nella prima metà non si salva nessuno, del resto. Dal 57' Lasagna 6 - Ravviva l'attacco, anche se spreca una buona chance.

Ilic 5 - Agisce in linea con Veloso e Tameze, ma è de facto il vertice alto designato in fase di possesso. L'appoggio per Lazovic in avvio promette tempesta (per gli avversari), ma la perturbazione investe proprio la sua squadra fino all'intervallo. Dal 79' Bessa s.v.

Lazovic 5,5 - La prima occasione del match è sua: cerca l'angolo più lontano su un'imbeccata di Ilic, ma Romero è reattivo e gli nega il gol. Poi evapora, completamente: il Venezia alza il ritmo sul suo lato, e lui non sembra aver alcun argomento da opporre. Più libertà di movimento sul ritorno dei suoi, ma le zone d'ombra restano.

Simeone 7,5 - Bisticcia un po' con il pallone quando l'Hellas cerca di avviluppare subito l'avversario, poi il Venezia si scatena e lui si trasforma in un baleno in desaparecido. Nessun pallone giocabile e di conseguenza zero pericoli dalle parti di Romero. L'eroe di giornata, alla fine, è proprio lui: gol di bellezza e difficoltà crescente, una doppietta che manda in visibilio l'Hellas.

Caprari 7 - Nel primo tempo s'arrabatta come può, ma predica in un deserto che più arido non si può. Nella ripresa il vento cambia, ed è lui in primis a prendere per mano la squadra: trasforma il rigore, dispensa filtranti che son delle ghiottonerie.

Igor Tudor 6,5 - Media ponderata tra il disastro del primo tempo e la clamorosa rimonta del secondo. Oggi va premiato per la capacità di ridestare l'orgoglio sepolto sotto le macerie del primo tempo.