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...con Crescenzo Cecere

...con Crescenzo CecereTUTTO mercato WEB
lunedì 16 marzo 2020, 00:00A tu per tu
di Alessio Alaimo
“Dalla Francia a Milano, il mio viaggio per andare... in quarantena.Cosi cambia il mercato per noi agenti. Radu torna all’Inter. Ragazzi, niente Play e Instagram: sfruttate la didattica, risorgeremo”

Inevitabilmente è l’argomento del momento. Purtroppo. Il Coronavirus ha sconvolto le vite di tutti noi. Anche quelle dei procuratori. Valigia sempre pronta, abituati a volare dove portano gli affari. E invece per un po’ non sarà possibile. “La preoccupazione è nata dal momento in cui è arrivato il caso uno in Italia”, dice a TuttoMercatoWeb l’agente Crescenzo Cecere che ha assistiti in Serie A, Serie B e in giro per l’Europa.

Lei era all’estero fino a ieri. Adesso che anche in Francia è tutto chiuso, come in Italia, tornerà a Milano?
“Già quando ho visto la Cina con tanta gente in quarantena mi sono preoccupato. Ma ho continuato a lavorare, come tutti. Non pensavo che anche da noi si arrivasse a questo punto. Il weekend scorso ho visto Nizza-Monaco. E ora dovrò andare in quarantena... torno in Italia, a casa,a Milano. E come tutti dovrò adeguarmi. Ero più giovane quando ho vissuto la crisi del 2001 delle Torre Gemelli: dopo quel tragico momento del terrorismo credevo che fosse finita con episodi così difficili da mandare giù. Non avrei mai immaginato una situazione del genere. Queste situazioni ci fanno ritrovare noi stessi, ci fanno mettere da parte le nostre abitudini”.

Inevitabilmente adesso cambia anche il suo modo di lavorare...
“Ho vissuto le ultime giornate anche in Francia guardando le partite su Wyscout e al telefono con i miei calciatori. E ovviamente con i casi in Serie A cresce l’allarmismo. La situazione è preoccupante. Le società comunque stanno agendo al massimo delle loro possibilità. Chiaramente bisogna stare in casa. Guardate in America, prima Trump scherzava e ora ha stoppato tutti i collegamenti con l’Europa...”.

Il suo lavoro è fatto di incontri, strette di mano, trattative da chiudere prima. E chiaramente un agente va in giro anche a vedere le partite. Tutto ciò, che sembra scontato, oggi non è possibile.
“Le partite ci mancano. È anche una fase vicina al mercato estivo e questa situazione con lo stop dei campionati complica tante cose. Oggi un direttore sportivo non pensa al mercato. Il lavoro oggi è fatto di telefonate, di confortare i calciatori. Il calcio è un lavoro per noi agenti e anche per i calciatori, ma prima di tutto viene la salute”.

Cosa ha pensato quando ha visto le immagini di Diego Costa che tossiva per scherzo davanti ai giornalisti?
“Nelle chat arrivano tanti video e tanti scherzi. Il comportamento dei singoli non va strumentalizzato. Diego Costa ha sbagliato, ma cambierà idea e capirà l’importanza della vicenda. Oggi non è il momento delle polemiche, leggo anche di alcuni presidenti che si lamentano per le modifiche al campionato. Fare polemiche oggi non serve”.

Fino a poco tempo fa a vedere il comportamento della Premier League in Inghilterra sembrava non fosse successo nulla...

“Beh, l’abbiamo vissuta anche noi si. Il novanta percento della popolazione ci scherzava e pensava che colpisse solo gli anziani e già questo egoismo è sbagliato. All’inizio eravamo sereni, oggi siamo preoccupati. A catena prenderanno delle precauzioni anche altri Paesi. L’importante è stare a casa e non in contatto con la gente”.

Cosa ha detto ai suoi calciatori?
“Hanno tutti le famiglie lontano. Karamoh è bloccato in Italia e non può allenarsi da Parma, a livello logistico qualche calciatore dorme in hotel e le strutture stanno chiudendo. Anche Radu è a Parma e la famiglia in Romania. Agoumé è in quarantena a Milano da solo. Ma tutti con grande maturità stanno affrontando questo momento. Per fortuna i ragazzi minorenni sono partiti prima”.

Puscas e Nagy in Inghilterra come l’hanno presa?
“Due settimane fa sono stato in Inghilterra, ho volato ed eravamo in sei. Con molta superficialità la gente non ne parlava. Oggi è aumentata la preoccupazione. Iniziano ad esserci anche dei morti. Puscas e Nagy sono ragazzi maturi, con tessa sulle spalle. Oggi più che una questione professionale è una vicenda umana”.

Proviamo a parlare di calcio. Nei giorni scorsi a TMW il ds del Genoa, Marroccu, ha dichiarato che la scelta di andar via dai rossoblù è stata di Radu...
“Nel calcio si fanno delle scelte. Il Genoa ha fatto la sua e noi la nostra. Acqua passata”.

Se fosse tornato all’Inter a gennaio avrebbe trovato spazio...
“Si era fatto male Sepe alla chiusura del mercato, ci ha chiamati il Direttore Faggiano e non abbiamo esitato un attimo ad andare a Parma. Senza l’infortunio di Sepe magari sarebbe tornato all’Inter giocando delle partite. Ma è passato, Radu sta lavorando bene. E a giugno tornerà all’Inter”.

Da un giovane agente in carriera un consiglio ai giovani: cosa fare in questo periodo di quarantena a casa?
“Suggerisco di pensare a trovare degli hobby e riempire le proprie giornate magari leggendo o facendo sport per chi ha una casa con giardino. Un suggerimento che mi permetto di dare ai più giovani è di sfruttare a pieno la didattica a distanza e di non oziare e non perdere tempo davanti alla Play Station o Instagram, dalle grandi crisi ci si riprende alla grande e noi italiani torneremo più forti. Risorgeremo. Supereremo questo momento”.

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