...con Nicolas Spolli
Voglia di tornare in campo, ma con le dovute certezze per la salute di tutti. ‘Vivo il momento con preoccupazione, come è normale che sia. Sono a casa, chiuso, con la famiglia. E seguo il programma di allenamento del preparatore atletico per restare in forma”, dice a TuttoMercatoWeb il difensore del Crotone, Nicolas Spolli.
Spolli, si tornerà a giocare?
“Mi auguro di sì. Ma nel momento in cui tutto sarà sicuro al cento per cento. Lo dicono tutti, ma è davvero così: la salute viene prima di ogni cosa. Il calcio mi manca, mi aspetto che il campionato ricominci perché noi facciamo questo lavoro che è una passione. La cosa più importante però oggi è risolvere questa brutta situazione legata al Coronavirus”.
Durante lo stop forzato si è parlato della questione stipendi. Lei come la vede?
“È un argomento complicato, perché non tutti gli stipendi sono uguali. E non tutti hanno lo stesso stile di vita. Non tutti i calciatori siamo nella stessa condizione”.
Prima del ritorno in campo gli allenamenti. Quanti ve ne serviranno?
“Almeno tre settimane piene. Non è come quando ci fermiamo a fine campionato. Perché quando finisce il campionato comunque restiamo in movimento. In questo caso siamo stati fermi. L’allenamento, il ritiro, dovrà essere più lungo del solito. Fisicamente non ci siamo”.
Che stagione è stata per lei?
“Una stagione travagliata. Ho fatto un grande ritiro estivo, poi ho avuto la sfortuna di infortunarmi al polpaccio e sono rimasto fuori per un po’. Sono tornato a disposizione, ho giocato alcune partite ma con poca continuità che nel calcio è importante soprattutto alla mia età. A livello personale vorrei dare di più. A livello collettivo abbiamo dimostrato valori importanti, possiamo fare qualcosa di straordinario”.
Dove si vede il prossimo anno?
“Ancora al Crotone. Sono legato a questa piazza e anche la mia famiglia sta bene. Mi auguro di restare e di dare il mio contributo. Magari in Serie A”.
Lei è uno dei calciatori che ha giocato più derby. Quello a cui è rimasto più legato?
“Ne ho giocati tanti. Il derby di Rosario però è il più affascinante al mondo. In Italia Catania-Palermo è molto sentito, ma Genoa-Samp mi ha fatto ricordare il derby argentino”.
Non è ancora il momento, ma dove vorrebbe chiudere la carriera?
“Vorrei chiuderla al Crotone. Come detto, qui sono molto contento e legato alla piazza. Però non è ancora tempo di pensarci. Continuo a pedalare, finché le gambe diranno basta”.