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Eriksson: "Non mi sarei mai aspettato questa carriera da Simone Inzaghi"

Eriksson: "Non mi sarei mai aspettato questa carriera da Simone Inzaghi"TUTTO mercato WEB
lunedì 20 gennaio 2020, 11:54Altre Notizie
di Gaetano Mocciaro

Intervenuto a Radio anch'io sport, Sven-Goran Eriksson, tecnico più vincente della storia della Lazio, commenta il momento magico della squadra di Simone Inzaghi, che ha battuto il suo record di vittorie consecutive in un campionato: "Questa Lazio sta anche giocando un bel calcio. Non ho visto tutte le partite ma in quelle che ho visto mi piace molto. La sequenza di vittorie di Inzaghi fa piacere, del resto i record sono là per essere battuti".

Lei ha avuto Simone Inzaghi giocatore. Si sarebbe aspettato da lui questa carriera da tecnico?
"Inzaghi è una gran bella sorpresa, non mne lo aspettavo come grande allenatore quando era un giocatore. Avevo tanti giocatori grandissimi come Simeone, Mancini che immaginavo già da allenatori ma Inzaghi no. Eppure settimana dopo settimana si sta dimostrando un grande allenatore. Complimenti".

Qual è il segreto di questa Lazio?
"La stabilità nel calcio oggi è rara ma molto importante, non solo nei giocatori ma anche nell'allenatore. Quando una squada non fa risultati il primo a pagare è l'allenatore. Inzaghi è alla Lazio da tanti anni e questo dà stabilità".

Scudetto possibile?
"Inzaghi sta guidando la squadra alla grande e se vince la partita che c'è da recuperare la Juve è solo a -3 e tutto è possibile. È chiaro che la Juve ha l'abitudine di vincere e questo è un vantaggio. Per anni hanno vinto troppo facilmente il campionato e adesso hanno degli avversari".

Che derby siu aspetta?
"Sarà una partita molto importante per tutti. La Lazio per lo scudetto, la Roma per stare vicino ai biancocelesti e l'Inter. Il derby è un derby, non si sa mai chi vincerà".

Da svedese come vede il ritorno di Ibrahimovic al Milan? Può tornare in Nazionale?
"Ritorno in nazionale non credo. La nazionale ha dimostrato di andare forte senza di lui. Non mi aspettavo il suo ritorno al Milan ma conoscendo il giocatore vuol dire che se lui ha accettato questa sfida è perché sa di poterla vincere".

Lei è favorevole al VAR?
"Sì e no. No perché qualche volta dura troppo tempo. Sì perché ci sono meno errori nel calcio. Quindi se devo scegliere dico 'sì'. Nel calcio si segna poco e un gol può essere decisivo, quindi è importante non sbagliare".

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