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TMW - IAFA: "Esami agenti, ricorsi pretestuosi. Denunce per gli abusivi"

TMW - IAFA: "Esami agenti, ricorsi pretestuosi. Denunce per gli abusivi"TUTTO mercato WEB
© foto di Tommaso Sabino/TuttoLegaPro.com
lunedì 11 marzo 2019, 14:50Altre Notizie
di Stefano Sica

Si è svolta Giovedì 7 Marzo, presso il Coni, la prova scritta dell'esame per agenti sportivi, organizzata nel rispetto delle nuove disposizioni legislative in materia di rappresentanza di atleti e società sportive, intervenute attraverso la L. 205 / 2017 ed il correlato D.P.C.M. del 23 Marzo 2018. Degli 800 candidati che avevano proposto domanda di partecipazione, se ne sono presentati circa 650 ed il numero di quelli risultati idonei è di circa 180. Ne abbiamo parlato con Christian Bosco, presidente IAFA (italian association of football agents), insieme all'AIACS una delle due associazioni di categoria maggiormente rappresentative sul territorio nazionale, riconosciute dal CONI.

Cosa ne pensa dei risultati della prova scritta della scorsa settimana?
"Il Direttivo IAFA è innanzitutto lieto di fare gli auguri ai circa 180 promossi (circa il 25%, ndr), a cui aggiungiamo un grosso in bocca al lupo per il prosieguo del percorso professionalizzante: appena avranno ottenuto l'abilitazione alla attività, saremo lieti di offrire tutto il supporto sindacale necessario per chi è nuovo della categoria".

Come giudica la media degli idonei?
"E' una media promossi nettamente superiore a quella delle prove ante-2015, che pur non essendo "bi-partite" (generale e specializzante), annoveravano e riunivano tra le materie di esame il diritto (sportivo e privato), le NOIF (norme organizzative interne federali), i regolamenti internazionali, il Codice di giustizia sportiva, gli statuti federali e confederali, la Legge 91/1981, e tanto altro. Inoltre ricordiamo che all'epoca, la procedura di valutazione prevedeva la sottrazione del 50% del valore della domanda, per ogni risposta sbagliata. La nuova normativa ha sicuramente ottimizzato e razionalizzato anche il metodo di valutazione dei candidati".

Basteranno le prove abilitative per l'accesso alla attività, per razionalizzare il sistema e rimettere un po' di ordine in un mondo che dal 1 Aprile 2015 è diventato ancora più caotico e poco trasparente?
"Come indicato dalla Commissione UE già dal 2009, il legislatore italiano è evidentemente intervenuto nel pubblico interesse per regolamentare una attività a forte connotazione economica, che in quanto tale è inconfutabilmente meritevole di inquadramento e tutela statuale. Fino al 2015 il sistema regolamentare del settore si reggeva su normative federali, che in ogni caso come "fonti derivate" risultavano doverosamente conformi agli ordinamenti nazionali. La irragionevole "deregulation" disposta dalla FIFA con decorrenza 1 Aprile 2015, ha spinto i preposti organi governativi di molti paesi (Svizzera, Italia, Danimarca, Repubblica Ceca, Repubblica di Slovacchia, Spagna, Bulgaria, Ucraina, Cina, Messico, ed altri, inclusa la Francia che aveva già una legge di Stato "ad hoc") ad intervenire - principalmente per quanto concerne il calcio - di concerto con i Comitati Olimpici e le Federazioni sportive, per sanare le palesi difformità e per attenuare le gravi e pericolose criticità extra-sportive ingenerate da un accesso scriteriatamente aperto che aveva eliminato qualsiasi filtro selettivo qualitativo. In Italia il nuovo sistema regolamentare è molto ben strutturato, in quanto prevede una triplice azione di censimento e controllo per i soggetti che operano nel settore: da parte della Federazione sportiva di competenza, da parte del Comitato nazionale olimpico e da parte dei competenti organi statuali. Inoltre ai fini dell'iscrizione nel "registro nazionale agenti sportivi", sono stati reintrodotti alcuni requisiti necessari come la stipula di una polizza di rischio professionale e la sottoscrizione di un codice deontologico".

Siete a conoscenza del fatto che alcuni iscritti al registro procuratori FIGC dal 2015 ad oggi, hanno impugnato al TAR LAZIO il bando di esame CONI e tutti gli atti presupposti?
"Sì, lo abbiamo appreso dai media. Siamo basiti ma non sorpresi. Ogni privato cittadino - nel rispetto della legge - è libero di fare ciò che più ritiene opportuno e di adire tutti i tribunali che vuole, e questo vale ovviamente anche per lo sparuto numero di soggetti che hanno intentato la predetta azione giudiziale. Sinceramente, per quel che ne sappiamo, le motivazioni a supporto delle loro tesi appaiono manifestamente infondate, per non dire quasi surreali".

Ci risulta che, piuttosto che un'impugnativa avverso i crismi principali della normativa generale, il ricorso si concretizzi in un attacco diretto agli agenti che hanno assunto la qualifica prima del 2015: in pratica i ricorrenti chiedono di essere equiparati e di non dover sostenere l'esame...
"Il contenuto della domanda si commenterebbe da solo. Ma ad ogni buon conto, volendo ragionare per assurdo, chiediamo: quando in Italia sono cambiate le modalità dell'esame di maturità, per caso a tutti gli iscritti che in quel momento frequentavano gli istituti superiori, ed erano giunti al quinto anno, è stato regalato il diploma? Tra l'altro - continuando a ragionare per assurdo - paradossalmente questi ultimi avrebbero svolto quantomeno un percorso formativo, mentre i soggetti che hanno effettuato l'iscrizione al registro federale, si sono limitati al versamento di un obolo monetario (500 euro). Ma, tornando nel mondo reale, basta evidenziare che la qualifica assunta per pubblico esame tanto dagli agenti ante-deregulation quanto da coloro che supereranno le prove di esame organizzate secondo la nuova normativa, recava, reca e recherà carattere permanente. Mentre l'iscrizione ai registri federali istituiti dopo il 1 Aprile 2015 aveva carattere transitorio (365 giorni) e meramente ricognitivo, come chiaramente sancito sia dal regolamento "Fifa working with intermediaries" (fonte primaria) sia dal "regolamento procuratori sportivi Figc" (fonte derivata). Tant'è che poteva essere effettuata in qualsiasi momento, anche occasionalmente, con soluzione di continuità. Secondo quale logica o quale principio del diritto, i ricorrenti chiederebbero una assimilazione/equiparazione? Facciamo quindi anche a loro un sincero in bocca al lupo per la prossima sessione di esami".

Alcuni dei Procuratori non abilitati hanno dichiarato che proveranno a trovare qualche scorciatoia per continuare ad operare nel settore. Cosa può fare la vostra associazione?
"Come risaputo, le associazioni di categoria sono organismi sindacali, ed a riguardo in via diretta possono ben poco. In ogni caso - per quanto di competenza - a partire dal 1 Luglio, supporteremo gli associati che subiranno eventuali danni da soggetti non abilitati, e vorranno conseguenzialmente sporgere denunce circostanziate tanto presso le istituzioni sportive, quanto presso i competenti organi statuali per esercizio abusivo della professione".

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