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esclusiva

Pagni: "Liverani da Serie A. Lazio ed Empoli top club"

ESCLUSIVA TMW - Pagni: "Liverani da Serie A. Lazio ed Empoli top club"TUTTO mercato WEB
martedì 13 agosto 2019, 19:23Altre Notizie
di Claudia Marrone

Reduce dalla scalata e dalla vittoria della Coppa Italia Serie C con la Viterbese, per Danilo Pagni, dirigente sportivo che nel corso degli anni ha scalato tutte le categorie ricoprendo svariati ruoli, si apre un’estate in cui cercare un nuovo progetto. Occhio sempre attento al calcio e alle sue dinamiche, conoscitore dei settori giovanili e attento scopritore di talenti (prelevò Immobile dal Sorrento e rilanciò Ciciretti), il direttore ha parlato ai microfoni di TMW.
Intervista a 360° all'ex collaboratore di Lotito, Mirabelli e Lo Monaco.

Fabio Liverani, da lei rilanciato alla Ternana, si misurerà adesso con la A: si aspettava l’escalation del mister?
“Profetizzare che Liverani potesse arrivare in Serie A in quel momento era difficilissimo, penso che neanche il Profeta Elia ci sarebbe riuscito, ma ci misi poco a capire che aveva una qualità da top: “ottimizzare semplificando e trovare la chiave con ognuno”, questo pensava. Non era in Serie A, ma era da Serie A. Adesso lo attende la consacrazione a Lecce con Sticchi Damiani, che conosco dai tempi di Casarano in Eccellenza”.

Non solo con grandi nomi, a lungo ha ricoperto il ruolo di scouting: di quali giovani sentiremo parlare?
“Mi sento di dare una nota di merito per un giovane classe 2002 della Lazio, Damiano Franco. Club come la Lazio, oltre a essere una società virtuosa, è, un po’ come il Napoli, un grande esempi di managerialità. Ma sono certo che tanti talenti usciranno anche dall’Empoli, ottima scuola anche per i giovani: hanno idee e metodo”.

Vanno professionalizzandosi le figure dei responsabili dei settori giovanili: scelta giusta?
“È vero, è stato indetto il nuovo corso per la figura del Responsabile del Settore Giovanile. E’ un’ottima iniziative poiché il responsabile deve essere super preparato, conoscere tutte le tematiche e soprintendere, e solo attraverso lo studio e la relativa esperienza si può far qualcosa. Partendo però anche dai piani più bassi, per così dire: abbiamo Ds bravi in Italia, la nostra scuola è ottima, quest’anno ci sono state molte promozioni interne”.

A livello personale ultima sessione di mercato con un record: 27 uscite, tra Ternana e Viterbese, e un solo scambio: come si è arrivati a ciò?
“E’ stato un insieme di cose, a partire dai rapporti personali, dal metodo, dalla condivisione con la società. C’è anche poi una capacità strategica, sono rimasto soddisfatto di quanto ottenuto”.

Parla di rapporti con la società: come è lavorare con Camilli?
“Per me quella di Viterbo è stata una bella parentesi formativa. E’ un uomo vulcanico, ma un grande imprenditore, che conosce il calcio. Ricordo sempre la sua frase “Un allenatore bravo deve riuscire a sporcare la partita in corso”.

Sta piano piano prendendo piede il calcio femminile: era giunto il momento?
“Il calcio femminile è in fermento, sono entusiasta di questa evoluzione che va verso la parità, ne giova il sistema dello sport in generale ed è sinonimo di grande crescita culturale”.

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