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…con Danilo Pagni

…con Danilo PagniTUTTO mercato WEB
martedì 2 aprile 2024, 00:00A tu per tu
di Alessio Alaimo

“Il calcio è uno dei più grandi contribuenti dello stato. La quarta industria del Paese. Bisogna riscrivere le regole, Stato, Coni e FIGC devono rendere il sistema sostenibile perché è in default, quindi occorre sedersi attorno ad un tavolo e studiare le migliori soluzioni possibili”. Così a TuttoMercatoWeb Danilo Pagni, dirigente di lungo corso, ex dg della Salernitana e con un passato in numerosi club importanti tra cui il Milan come osservatore.

Caso Acerbi-Juan Jesus: la sua idea?
“Gravina è stato chiaro: lo attende per abbracciarlo. Io avrei ascoltato a caldo entrambi, subito dopo i novanta minuti. Qualche falla c’è stata. Juan Jesus andava accompagnato da un legale”.

La Lazio è ripartita da Tudor.
“Lotito con gli impegni politici ha dato pieno mandato alla famiglia di essere onnipresente, molti dovrebbero fargli una statua. Per quanto riguarda Sarri, chapeau per il secondo posto ma andava fatta una scelta”.

Nei giorni scorsi Immobile ha subito un’aggressione.
“Sicuramente non è un fuoriclasse, Luis Alberto e Milinkovic hanno valorizzato il suo rendimento. Ma il calcio ha la memoria corta: Immobile con i suoi gol ha fatto la differenza”.

Inzaghi - creatura della Lazio - si sta consacrando con lo Scudetto.
“Ricordo che Tare è il segretario Calveri mi fecero conoscere il tecnico ad un piacevole pranzo quando ero dg della Salernitana. Mi dissero che era un predestinato. Avevano ragione”.

Che succede al Napoli?
“Si era creata la giusta chimica con Spalletti e Giuntoli. Serve resettare tutto e ricominciare”.

Serie B: chi in A insieme al Parma?
“Il Venezia. Gioca un grande calcio, ottimo palleggio ed efficacia. E poi c’è la rivelazione Catanzaro: Noto quando era a quindici punti dal Bari prese Iemmello. E poi c’è il Palermo che non è certamente una top squadra”.

E lei direttore?
“Ho avuto un colloquio con un presidente di Serie B, eravamo in fase di conclusione. Poi non si è concretizzato. Ho grandi motivazioni, vado dove mi sento voluto fortemente e dove ci sono le reali condizioni per esprimermi”.

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