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Paparesta: "Cori Inter-Napoli, protocollo non rispettato"

Paparesta: "Cori Inter-Napoli, protocollo non rispettato"TUTTO mercato WEB
© foto di Federico Gaetano
giovedì 3 gennaio 2019, 15:00Altre Notizie
di RMCSport Redazione

L’ex arbitro Gianluca Paparesta è intervenuto a Maracanà, nel pomeriggio di RMC Sport, per parlare dei maggiori temi di attualità.

Sul caso Supercoppa
"Non conosciamo bene i termini della questione. Sicuramente in Lega avranno fatto delle valutazioni, è una polemica forte e so per certo che c’erano altri Paesi che si erano offerti per ospitare l’evento. C’era anche il Qatar, ma è chiaro che siamo qui a parlare di argomenti dove di sportivo c’è poco ma business e politica. Credo che sia possibile variare ora la meta dove disputare il match".

Sui cori razzisti di Inter-Napoli
"Ci sono delle regole, dei protocolli internazionali che devono essere seguiti ma stavolta non sono stati seguiti. Deve intervenire l’arbitro ma anche il responsabile dell’ordine pubblico. Dopo l’avviso, al nuovo coro si deve interrompere la gara, ma deve essere un’azione simultanea dei due soggetti. Se i cori dovessero continuare, dopo l’interruzione, si può sospendere definitivamente la partita. La Procura federale ha fatto i suoi esami e ha deciso le sanzioni in merito. La società non può fare nulla se ci sono degli stupidi che fanno certi cori, arrecando anche un danno alla società stessa. Mi auguro che questa procedura possa essere applicata in maniera rigida ora, ma spero che non si dimentichi alla prossima occasione. Anche la Uefa si è espressa in merito, ribadendo che le regole sono chiare. L’arbitro deve consultarsi con il responsabile dell’ordine pubblico, poi parte il richiamo e se continuano i cori si procede prima ad una piccola sospensione e poi si decide se continuare o meno".

Sull’episodio dell’arbitro Gavillucci che sospese per cori razzisti Sampdoria-Napoli
"Lo dovrebbe chiarire il presidente dell’Aia. Non credo sia collegata la sua estromissione a quell’episodio ma a motivi tecnici. Sarebbe clamoroso se fosse legato a quella vicenda e spero che venga chiarita la questione, perché sarebbe di una gravità unica. Perché all’epoca fece ciò che è previsto dal protocollo".

Sulla Var
"Come migliorarla? E’ uno strumento nuovo che ha portato benefici enormi. Lo auspicavo anche io quando arbitravo. Va migliorata nel tempo, questo è certo. Più si andrà avanti e più certe cose andranno chiarite, in particolare gli episodi da controllare. C’è stato un ritorno indietro nelle prime giornate, dove c’è stato un utilizzo inferiore a causa di una direttiva Uefa che fa riferimento a chiari ed evidenti errori. Ora si è capito che questo ha creato dei problemi e ora si sta tornando ad utilizzarla come è successo lo scorso anno".

Sul Bari
"E' una ferita aperta, vedere una città così importante ripartire dai dilettanti fa male. L'avevo rilevata da un precedente fallimento, con sforzi economici importanti ma poi purtroppo l'ho vista sfuggire nelle mani di una persona che l'ha portata sull'orlo del baratro. Ora c'è una società forte e sono certo che nei prossimi anni avrà delle soddifazioni. Merita di tornare in A".

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