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tmw / bari / In Primo Piano
La calma di Cornacchini: prima la promozione, poi i festeggiamentiTUTTO mercato WEB
sabato 23 febbraio 2019, 23:00In Primo Piano
di Gabriele Bisceglie
per Tuttobari.com

La calma di Cornacchini: prima la promozione, poi i festeggiamenti

“E' l'ultimo scoglio? No, magari. Mancano ancora una decina di partite”. Queste sono le parole dette oggi in conferenza da Giovanni Cornacchini, che continua a rimanere realista e a non voler anticipare i tempi dell’obiettivo promozione. Il mister si gode il momento, ogni passo che compie lo vive appieno, sempre con la stessa serenità che lo contraddistingue da inizio campionato. Non vuol sentir parlare minimamente di primo posto blindato. Lui vuole soltanto continuare a macinare punti su punti e a far restare alta l’asticella dell’attenzione nei sui uomini.

"Adesso dobbiamo pensare a questa partita. Ritengo sia un momento come gli altri, ma con meno partite: nel momento in cui passi indenne le due partite prima della sosta e ne mancano otto, ci si comincia poi a divertire". L’obiettivo di domani, contro l’Acireale, è presto detto: altri tre punti da mettere in cassaforte. Il momento che sta vivendo il Bari non è molto diverso dagli altri già vissuti. Non bisogna commettere l’errore di caricare troppo questa partita: con la calma, dando tempo al tempo, tutto sarà raggiunto. Solo dopo, con l’aritmetica in mano, si potrà festeggiare e brindare. Messaggio chiaro alla stampa, così come per i calciatori, che non devono forzare e affrettare le loro giocate nella partita di domani.

"Se hai una squadra forte come questa serve una cura diversa, la gestione diventa determinante. Con una squadra più debole la gestione è più facile ma bisogna lavorare di più sul campo". Questa frase sintetizza, invece, l’intero campionato della squadra biancorossa. Cornacchini con ciò ha praticamente fatto capire come la gestione dei singoli, per tutto il cammino, è stata molto più importante rispetto al collettivo e al gioco. Per lui, quest’anno, l’obiettivo non è stato imporre schemi fissi alla sua squadra ma, piuttosto, esaltare gli uomini con più tasso tecnico, lasciandoli liberi d’inventare. Dando a tutti quanti le stesse possibilità e chance.

Il mister, chiosando, ha comunque ricordato come il Bari, nonostante alcune critiche, sia sempre stato molto offensivo, perché in realtà: “Noi giochiamo con quattro attaccanti. I due esterni nostri sono d'attacco”.