La finale, per chiudere un cerchio e rialzarsi... in B. Asciugando le lacrime con il sorriso più bello

Il tempo che passa lentamente, l'ansia che cresce guardando l'orologio che pian piano scorre avvicinandosi alla fatidica ora del calcio d'inizio: una sensazione raramente provata prima dai tifosi biancorossi, quella di una finale importantissima, che da sola vale una stagione. È stata aspettata tanto, dopo mesi di incertezza dovuta ai dubbi circa la possibile ripartenza, ma finalmente ci siamo. Oggi è la grande notte, è il giorno della finalissima fra Bari e Reggiana, che potrebbe regalare la B ai biancorossi.

L'opportunità e l'obiettivo è quello di chiudere un cerchio tristemente iniziato poco più di due anni fa, quando fra le lacrime di un'intera città il Bari falliva, toccando il punto più basso della sua ultracentenaria storia. "Se cadi ti rialzo, o mi sdraio accanto a te", era stato allora lo slogan usato da TuttoBari.com per infondere coraggio ad una piazza smarrita, ed oggi è arrivato il giorno in cui la città ha l'opportunità di tornare in piedi, quantomeno per riprendersi quello che era stato lasciato.

Con la consapevolezza che non sarebbe un punto d'arrivo, bensì un trampolino di lancio per prendere la rincorsa verso traguardi più rosei. Ma se il cuore sogna, la testa deve restare necessariamente ancorata alla realtà: perché fra il Bari e la B ci sono solamente novanta minuti, che però saranno i più lunghi e difficili della stagione, contro una delle formazioni più attrezzate del campionato.

In compenso, ci sarà un'intero popolo a spingere i biancorossi, almeno a distanza, dato che il Mapei Stadium sarà deserto. Un sostegno morale avvertito già da questa mattina, quando tutta la città è stata tappezzata da striscioni di incitamento. Perché Bari, che tanto ha sofferto negli ultimi anni, ha voglia di tornare a sognare. E questa notte è quella giusta per farlo, asciugando con un enorme sorriso tutte le lacrime versate nel recente passato.