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Attacco grandi firme, il Bari ha due arieti: Antenucci e Montalto, una vita per il gol...
martedì 10 novembre 2020, 15:00In Primo Piano
di Gianmaria De Candia
per Tuttobari.com

Attacco grandi firme, il Bari ha due arieti: Antenucci e Montalto, una vita per il gol...

Le qualità dei singoli sono risultate decisive nella vittoria di ieri sulla Juve Stabia. Non è un caso che le enormi doti in fase di finalizzazione della squadra siano emerse in una partita particolarmente ostica e bloccata. Le reti di Antenucci e Montalto, oltre che pesanti, sono state due autentiche perle di rara bellezza in un campionato come la Lega Pro. La scelta di Auteri di schierarli titolare è stata così ben ripagata. Alla prima uscita insieme i due hanno mostrato un buon felling sia tecnico che tattico, con Montalto più centrale ed Antenucci libero di svariare tra le linee della retroguardia ospite. Tuttavia non si può certo rimanere meravigliati dai nomi dei protagonisti, elementi che nel corso delle rispettive carriere hanno fatto del gol il loro pane quotidiano.

Il più prolifico è stato Antenucci, capace di trovare la gioia personale ben 173 volte, di cui 28, in meno di un anno e mezzo, con la maglia biancorossa. L'apice è stato raggiunto alla Spal: 36 timbri sul cartellino ma soprattutto una promozione in A e una salvezza da autentico trascinatore. In precedenza l'attaccante molisano si era distinto tra le fila del Leeds in Serie B inglese, avventura ricca di alti e bassi ma anche di 19 gol in due anni. Prima di questa parentesi Antenucci aveva fatto la fortuna di diverse squadre: in cadetteria con le maglie di Ternana, Torino e Ascoli (record di 24 nel 2009/2010) ma anche in C nei suoi esordi ai tempi del Giulianova. Nel complesso risultano però poche le soddisfazioni di squadra, eccetto gli anni d'oro di Ferrara. 

Diverso, invece, il percorso calcistico di Montalto, autore di 63 realizzazioni tra i professionisti. Mai arrivato in massima serie ma capace di raggiungere quota 20 reti in B con la maglia della Ternana appena due anni fa (sotto la gestione Pochesci). Prima di approdare in Puglia, aveva provato a riconfermarsi ad alti livelli in cadetteria, senza però trovare fortune, solo 5 gol tra Cremonese e Venezia. Tuttavia nel 2015-2016 era stato tra i comprimari dell'incredibile cavalcata del Trapani, chiusa al terzo posto in B ma con il ko in finale promozione contro il Pescara. Qualche soddisfazione in più era arrivata in Lega Pro soprattutto con Lecco, Siracusa e Martina Franca, la migliore esperienza dopo Terni. In ordine di tempo, l'ultima apparizione in C era stata proprio tra le fila della Juve Stabia, vittima di ieri, nel 2016-2017, arrivato come potenziale bomber, fu relegato prima in panchina e poi addirittura fuori rosa per problemi fisici e divergenze con il direttore sportivo Logiudice.