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Caprile: "Voglio l'Under 21, e Bari è la piazza giusta per farmi coronare questo sogno"
"Sorpreso per quanto ho fatto all'esordio? Sorpreso magari no, ma sono felice di come ho iniziato": così, nella conferenza stampa odierna, il portiere del Bari Elia Caprile. Che ha poi proseguito: "La consapevolezza nei miei mezzi l'ho sempre avuta perché mi conosco, so da dove sono partito e le difficoltà che ho dovuto superare, non mi ha mai fatto paura il confrontarmi con stadi importanti. A ogni modo la gara di Parma è ormai alle spalle, e non è detto che sia sempre io a giocare ma farò di tutto per mettere in difficoltà il mister nelle scelte: lavorerà duro, alla fine ho fatto solo tre partite. Quindi non ho fatto niente, anche se i complimenti di Zenga e Marchegiani fanno piacere. Ma è solo il lavoro che paga, ed è quello che devo fare. Qui per altro mi trovo benissimo con tutti".
Andando poi più sul personale: "Chi è il mio mito? Buffon, ho iniziato a giocare nel 2006 l'anno in cui abbiamo vinto il Mondiale, e giocavo sempre con la maglietta di Gigi. Crescendo poi ho preso ispirazioni anche da altri, ma è Buffon quello per cui ho iniziato. A Parma non l'ho incrociato, ma spero di vederlo al ritorno. L'esperienza al Leeds? È stata un'esperienza molto formativa in campo, Bielsa è stata una figura determinante, ma lo è stata anche fuori perché ho firmato l'anno del Covid, e sono rimasto bloccato per un anno laggiù: non è stato facile, ma è servito".
All'estremo difensore viene anche poi chiesto del sogno Nazionale, date le apparizioni con l'Under 18: "Se sono pronto per la Nazionale? Non sono io a doverlo dire, c'è un Ct che fa le scelte. L'Under 21 è comunque un obiettivo che mi sono prefissato, e so che lavorando qui a Bari posso magari coronarlo. Ma semmai dovesse arrivare la chiamata, per me quello sarà solo un punto di partenza che mi spronerà a dare ancora più di quello che do".
Andando poi più sul personale: "Chi è il mio mito? Buffon, ho iniziato a giocare nel 2006 l'anno in cui abbiamo vinto il Mondiale, e giocavo sempre con la maglietta di Gigi. Crescendo poi ho preso ispirazioni anche da altri, ma è Buffon quello per cui ho iniziato. A Parma non l'ho incrociato, ma spero di vederlo al ritorno. L'esperienza al Leeds? È stata un'esperienza molto formativa in campo, Bielsa è stata una figura determinante, ma lo è stata anche fuori perché ho firmato l'anno del Covid, e sono rimasto bloccato per un anno laggiù: non è stato facile, ma è servito".
All'estremo difensore viene anche poi chiesto del sogno Nazionale, date le apparizioni con l'Under 18: "Se sono pronto per la Nazionale? Non sono io a doverlo dire, c'è un Ct che fa le scelte. L'Under 21 è comunque un obiettivo che mi sono prefissato, e so che lavorando qui a Bari posso magari coronarlo. Ma semmai dovesse arrivare la chiamata, per me quello sarà solo un punto di partenza che mi spronerà a dare ancora più di quello che do".
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