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Cagliari, Ranieri e l'addio di Klopp al Liverpool: "Lui ha pianto, io spero di trattenermi"
Per Claudio Ranieri quella di stasera sarà l'ultima panchina da allenatore di club. Annunciato il suo addio al Cagliari, il tecnico conferma nell'intervista a Sky Sport che non allenerà più una squadra, a meno che non arrivi un proposta da qualche Nazionale. "Prima di tutto lasciatemi celebrare celebrare l'Atalanta - sottolinea Ranieri -, ieri notte ho mandato un messaggio a Gritti (il vice di Gasperini, ndr) che conosco da una vita. L'Atalanta è stata l'orgoglio di noi italiani, ha fatto una cosa bella da vedere. Gasperini meritava già prima per il lavoro che ha fatto, anche prima dell'Atalanta, e merita tutta la considerazione da parte di noi allenatori italiani".
Stasera per Cagliari-Fiorentina ci sarà il tuo addio: "Mi ha fatto piacere il calore e la considerazione della gente al mio annuncio. Perché ho deciso di smettere? Prima di venire a Cagliari ci sono state due o tre squadre che mi hanno cercato, delle piste che poi non si sono concretizzate. Poi quando è arrivato il Cagliari ho capito perché. Il fato voleva che chiudessi il cerchio con il Cagliari e mi sono detto: "Qui chiuderò la mia carriera da allenatore di club". Poi se un domani dovesse esserci una Nazionale, non parlo di quella italiana, che mi fa scattare qualcosa, posso dire di sì. Ma altre squadre di club non le prenderò in considerazione. L'addio di Klopp dopo 9 anni al Liverpool? Ha avuto delle lacrime anche lui, io spero di riuscire a trattenerle. Io spero che chiunque venga a Cagliari dopo di me abbia lo stesso affetto che ho ricevuto io. Ho chiesto aiuto ai tifosi perché sapevo che da solo non ce l'avrei fatta. E loro mi hanno ascoltato, non hanno mai perso la fiducia nella squadra anche nei momenti difficili
Quale sarà la prima cosa che farai? "Un po' di vacanza, un po' di viaggi. In tanti anni di calcio ho visto alberghi, aerei, treni e stadi. Vorrei dedicarmi alla mia famiglia, ai miei nipoti. Credo che un nonno debba fare anche il nonno qualche volta".
Stasera per Cagliari-Fiorentina ci sarà il tuo addio: "Mi ha fatto piacere il calore e la considerazione della gente al mio annuncio. Perché ho deciso di smettere? Prima di venire a Cagliari ci sono state due o tre squadre che mi hanno cercato, delle piste che poi non si sono concretizzate. Poi quando è arrivato il Cagliari ho capito perché. Il fato voleva che chiudessi il cerchio con il Cagliari e mi sono detto: "Qui chiuderò la mia carriera da allenatore di club". Poi se un domani dovesse esserci una Nazionale, non parlo di quella italiana, che mi fa scattare qualcosa, posso dire di sì. Ma altre squadre di club non le prenderò in considerazione. L'addio di Klopp dopo 9 anni al Liverpool? Ha avuto delle lacrime anche lui, io spero di riuscire a trattenerle. Io spero che chiunque venga a Cagliari dopo di me abbia lo stesso affetto che ho ricevuto io. Ho chiesto aiuto ai tifosi perché sapevo che da solo non ce l'avrei fatta. E loro mi hanno ascoltato, non hanno mai perso la fiducia nella squadra anche nei momenti difficili
Quale sarà la prima cosa che farai? "Un po' di vacanza, un po' di viaggi. In tanti anni di calcio ho visto alberghi, aerei, treni e stadi. Vorrei dedicarmi alla mia famiglia, ai miei nipoti. Credo che un nonno debba fare anche il nonno qualche volta".
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